Cosa appare eveidente dagli esempi storici è che il processo di formazione
di concezioni strutturali è molto lungo e spesso difficile e doloroso. Ma
da dove vengno tali difficoltà ? Sfard cerca di rispondere da un punto di
vista psicologico, limitandosi però al problema preliminare: ``il modello
utilizzato per descrivere l'evoluzione storica dei concetti, può essere
utilizzato per descrivere la formazione dei concetti in un individuo?''.
Le tre fasi descritte nell'esempio storico in questo caso prendono,
rispettivamente i seguenti nomi:
interiorizzazione, condensazione e reificazione.
Nella fase di interiorizzazione il soggetto prende confidenza con i
processi che alla fine danno vita ad un nuovo concetto (come contare porta
ai numeri naturali, sottrarre ai negativi, o manipolazioni algebriche portano
al concetto di funzione). Questi processi sono operazioni effettuate agendo su
oggetti matematici di livello più basso. Gradualmente il soggetto diventa
abile ad eseguire tali processi. Il termine ``interiorizzazione'' Sfard lo
usa nello stesso senso di Piaget: un processo è interiorizzato se ``può
essere portato avanti mentalmente'', e per essere analizzato e confrontato
necessita più di essere effettivamente eseguito.
Nel caso dei numeri negativi, questa corrisponde alla fase in cui la persona
è abile a sottrarre numeri. Nel caso dei numeri complessi è quando il
soggetto è particolarmente bravo ad utilizzare le radici quadrate. Nel caso
delle funzioni, è quando l'idea di variabile è appresa e l'abilità di
usare una formula per cercare i valori dipendenti da una variabile è
acuisita.
La fase della condensazione è uno stadio in qui delle lunghe procedure
vengono ristrette ad unità più maneggevoli. A questo livello la persona
diventa sempre più capace di pensare ad un processo come una cosa unica,
sensa sentire la necessità di entrare in dettaglio (e magari di eseguire il
processo). È come tradurre una parte ricorrente di un programma al computer
in una procedura autonoma: da questo momento in poi il soggetto si riferirà
al processo in termini di relazioni input/otput piuttosto che indicando
ogni singola operazione del processo. Come nel caso del computer, si può
dare un nome a questà unità condensata. Questo è il momento in cui un
nuovo concetto nasce ``ufficialmente''. Ogni difficoltà relativa all'output
ottenuto può servire (vedi il caso della sottrazione prima di conoscere i
negativi) come scintilla per far nascere l'idea di una nuova entità
matematica.
Grazie alla condensazione diventa più facile combinare processi, confrontarli
e generalizzarli. Un progesso nella condensazione si può manifestare anche
tramite una crescente facilità di alternare le differenti rappresentazioni
di un concetto.
Come questo schema di sviluppo nei concetti possa essere influensato
dall'insegnante è una grossa questione che la Sfard dice di non affrontare
in questo articolo, qualcosa si può trovare in [15]. Qui si limita
ad osservare che certe rappresentazioni, come nomi, simboli, grafici, possono
avere un ruolo molto importante nel favorire condensazione e
reificazione4. Come esempio storico riporta il piano di Argand, la cui invenzione
e` stato il passo decisivo per far diventare i numeri complessi dei legittimi
oggetti matematici. Per cui si presume che anche nell'apprendimento
individuale tali rappresentazioni possano giocare un ruolo importante.
A questo punto dovrebbe essere chiaro che lo schema proposto da Sfard è
una gerarchia, per cui ogni stadio non può essere raggiunto prima che i
precedenti siano raggiunti o superati5.
Bisogna comunque stare attenti agli ``stadi deviati'' come ad esempio la
tendenza ad identificare una nozione con una sua rappresentazione.
Inoltre, l'ordine offerto dallo schema non è necessariamente
rigido6 rigido,
in effetti possiamo prendere noi stessi come esempi, in molti corsi
universitari abbiamo saltato del tutto la fase operativa.