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Sabato 19 Febbraio 2011

Treno Genova Brignole ore 8.05 arrivo (puntuale!) a Milano Centrale nemmeno 2 ore dopo; prendiamo il bus per Orio al Serio (Orio Shuttle) e in 35 minuti arriviamo in aeroporto.

Il volo Ryanair è in orario e con ben mezz'ora d'anticipo atterriamo a Saragozza (d'ora in poi ZAZ) sotto una bella pioggia.

Prendiamo il bus per il centro (passa ogni 30 min, costa 1.60 € , il biglietto si fa a bordo) e in circa 40 min scendiamo al capolinea in Paseo M.Augustin che è la fermata più vicino al centro. 10 min scarsi a piedi e arriviamo al nostro hotel … ... l'hotel è l' NH Gran Hotel : non l'abbiamo scelto noi, ma mi è stato assegnato come primo premio per un concorso di fotografia indetto dall'ufficio del turismo spagnolo in Italia. Ci soggiorneremo (gratis!) 2 notti con colazione compresa (che i pazzi degli NH hotel si mettono 13 euro a testa!?!?!!?!? sono di fuori!!!)

Quando arriviamo in questo bell'hotel elegante mk mi dice "qualunque sia la stanza non scendiamo a protestare visto che ci stiamo gratis"...entrambi ci aspettiamo un sottoscala o qualcosa di simile, ed invece apriamo la porta e ci troviamo davanti un mini appartamento con ingressino, enorme stanza con tv lcd e frigo, bagno doppio e salottino con tanto di aperitivo che ci aspetta!!!!!! siamo basiti! però ci riprendiamo subito (ridendo come pazzi) e ci accomodiamo nel nostro salotto a smangiucchiare gli assaggini dolci che ci hanno gentilmente preparato. ...quando si dice 'na gran botta de c..o !

Usciamo dall'hotel che sono le 18: uno penserebbe che la giornata è finita... ma in spagna questo è l'orario di apertura di molti monumenti!!!!

Andiamo subito a vedere il Patio de la Infanta che è a poca distanza dall'hotel: è un patio che ora si trova all'interno di una banca (accesso da Calle S. Ignacio di Loyola, non fate come noi che abbiamo girato tutt'intorno al grande edificio cercando l'ingresso) , ma che è visitabile anche il sab (11-13.30 e 18-20) e la dom (18-20).

Il patio era stato costruito per la casa di Gabriel Zaporta, banchiere di Carlo V, che poi cadde in rovina con anche la sua casa; il patio però fu acquistato da un antiquario francese che se lo portò a Parigi. 50 anni dopo Ibercaja (una delle maggiori banche spagnole) lo acquistò e nel 1980 lo ha montato nella sua sede centrale per usarlo come luogo di esposizioni.

Le foto sono vietate, qui come praticamente in ogni interno di ZAZ. Usciamo e resistiamo alla tentazione di infilaci nel Corte Ingles che è lì accanto, perchè vogliamo iniziare a goderci le bellezze cittadine e vedere come è questa città. Passiamo davanti al Paraninfo Universitario e andiamo in direzione di Plaza de Aragon: da lì inizia il bel Paseo de l'Indipendencia, "classico" Paseo spagnolo, largo, larghissimo, frequentato ad ogni ora, e sui cui si affacciano bei palazzi. in cima (o in fondo) al Paseo c'è Plaza de España che è l'inizio del casco antiguo. prendiamo Calle de Don Jaime I , passiamo davanti al Teatro Principal e all'Iglesia di San Gil col suo bel campanile. Raggiungiamo così il fulcro della città: la Basilica de El Pilar , che la sera dà veramente il meglio di !

Mi piace molto l'unione di architettura antica e moderna che sono riusciti a creare nella piazza e mi piace molto anche tutta l'acqua, le fontane, le "piscine" che ci sono. Guardando dall'altro lato è bellissimo, mio avviso, il contrasto tra la cattedrale La Seo e il cubo di onice iraniana che ricopre il Foro romano. Attraversiamo poi il Ponte de la Piedra che è sul fiume Ebro (esiste! non è solo una righetta azzurra sulle cartine che si impara come unacosasola con EbroeTago ) per poter godere al meglio dello spettacolo della Basilica e per fare le (tantissime) foto di rito.

Alla fine del ponte, sulla destra c’è il Mirador, da dove scattiamo la foto più classica ... e più bella. Torniamo ed entriamo nel palazzo della Lonja, antica borsa e luogo di contrattazione commerciale : ora è una sala espositiva ( ad ingresso gratuito) in cui c'è una mostra di quadri un po' surreali .le foto, anche alla struttura, sono vietate. attraversata la piazza andiamo a sbirciare il Pasaje de l’industria che si rivela molto carino, anche se a quest'ora i negozi sono chiusi

Dopo queste prime visite "monumentali" si fa l'ora di cena, ovviamente ad orari spagnoli, giriamo per le stradine del casco antiguo notando che anche qui ci sono molti murales.

Sappiamo già dove andare a mangiare, avevo guardato un po' sul web e mi ero scritta un po' di posticini ... ovviamente ceneremo non in un solo posto, ma gireremo diversi bar di tapas (che qui e in tutto il nord della spagna si chiamano pinchos ) , proprio come fanno gli spagnoli.
Il primo posticino si chiama Los Victorinos ed è in calle Josè de la Hera (traversa di C/ Don Jaime) : leggendo sul web pare sia la taberna migliore della città! Le varie cosette sono davvero buone, e sono anche un po' particolari, non la solita tapas di jamon y queso ! Cambiamo poi locale e arriviamo da Casa Juanico , praticamente in Plaza Santa Cruz, dove mangiamo comodamente seduti al tavolo cosette sfiziose, e poi facciamo un’ ultima tappa di tapas: la Bodeguilla de Santa Cruz, sempre in C/SAnta Cruz, un localino davvero singolare, costituito da 3 stanzette con un'atmosfera ed un arredamento particolare. siamo già pieni quindi qui prendiamo solo da bere e delle crocchette di Jamon, anche se il top del locale (almeno a giudicare dal fatto che tutti gli altri avventori le hanno nel piatto) sono le alette di pollo

Dopo qualche stradina ci buttiamo nel Tubo, la famosa zona di tapas della città effettivamente gente ce n''è, nonostante la pioggerella che è iniziata a scendere, e da qui torniamo all'hotel in 10-15 min ciondolando: la nostra prima serata spagnola è conclusa.

 

Domenica 20 febbraio 2011

La mattina successiva, dopo aver fatto la colazione a buffet in compagnia della squadra del Barcellona Basket (magari fosse stato il calcio ... con Pep Guardiola!), prendiamo il comodissimo bus 51 che ferma a poca distanza dall'hotel e che porta direttamente alla stazione Delicias e al palazzo dell'Aljaferia.

Dal bus ammiriamo il Museo Pablo Serrano,ma la prima tappa della giornata (intanto tutto non apre prima delle 10) è la stazione Delicias, perchè dobbiamo comprare i biglietti del treno per domani quando ci sposteremo a Logroño .

Estación Intermodal de Zaragoza-Delicias (intermodal perchè unisce stazione di bus e di treni) è molto moderna... ma dà un'impressione di freddo, distaccato ed è ... deserta!!!!!!! chissà a che gli serve una stazione così grande se il numero di passeggeri è così esiguo ... o che cmq sembra tale!

Prendiamo velocemente i biglietti, risaliamo sul 51 (i biglietti del bus si fanno a bordo, costo 1.05€ ) e scendiamo dopo poche fermate esattamente davanti alla meta principale della nostra mattinata: il Palacio de l'Aljaferia . la domenica mattina l'ingresso è gratuito e ci sono le visite guidate in spagnolo ... che si capisce benissimo!

Ci mettiamo in fila col pass di "visita guiada" e aspettiamo la partenza della prima visita, che inizia alle 10.30 . Prima dell'ingresso si devono passare dei controlli tipo aeroporto perchè questo palazzo oggi è la sede del Parlamento d'Aragona; la visita dura circa 50 min, e ci fa vedere tutte le parti del palazzo con spiegazioni che ci fanno apprezzare davvero i particolari. Siamo molto contenti di parteciparvi, poi è buffo il siparietto di signore spagnole che vedendomi lì a seguire la visita in spagnolo e avendo in mano la guida turistica in spagnolo mi fanno commenti e battute su quello che vediamo!

Il palazzo è bello, ma dopo aver visto l'Alhambra di Granada o gli Alcazares Reales di Siviglia è difficile restare sorpresi o "abbagliati" . Quello che più colpisce i nostri occhi "avvezzi" allo stile mudejar è la grande quantità di parti NON originali, ma rifatte in gesso ... in ogni modo il colpo d'occhio è bello e le foto vengono, credo, abbastanza bene. E’ bello vedere che alcune finestre di alabastro sono rimaste intatte ... pensate che un tempo tutto l'esterno del palazzo era ricoperto di alabastro! Questo materiale è infatti molto abbondante in Aragona; quello che davvero colpisce sono i soffitti (techumbre) originali dell'epoca di Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona! Scattiamo molte foto poi passiamo nell'ultima sala del nostro giro: la sala del Parlamento, sala che si può visitare solo se si fa la visita guidata.

Scattata al palazzo l'ultima foto di rito dal parco che è lì davanti, prendiamo spunto dalla guida turistica che abbiamo e ci incamminiamo verso l'Ebro, passando da Plaza de Europa e andiamo alla ricerca del Convento de Santo Domingo, che però (nonostante fossimo nell'orario giusto) troviamo chiuso.

Proseguiamo quindi andando verso il casco antiguo, restando colpiti dalla quantità di "bow windows" colorati che vediamo : ci ricordano molto Cadice e Malta. vediamo la chiesa di San Pablo , che è considerata la terza cattedrale di ZAZ, col suo bel campanile ottagonale protetto dall'Unesco e passiamo davanti al Mercado Central, che visiteremo domani visto che oggi è chiuso, per poi andare alle sue spalle dove si trovano le Mura Romane (ZAZ è stata fondata dai Romani, col nome di Caesaraugusta). la torre che vedete accanto alle mura romane è il Torreon de la Zuda, oggi sede di uno degli uffici del turismo, un tempo sede del governatore musulmano.

Entriamo nel Torreon, perchè al 5° piano è aperto al pubblico gratuitamente un Mirador ... unica nostra possibilità di vedere ZAZ dall'alto visto che l'ascensore che sale sopra la torre nord della Basilca del Pilar verrà riaperto solo verso fine Marzo.

Lì accanto c'è la Iglesia de los Panetes col suo campanile storto, e vediamo che è praticamente la continuazione di piazza del Pilar ... insomma, ZAZ non è grande! giochiamo un po' coi riflessi che si creano sul retro dell'enorme fontana che è alla fine della Plaza del Pilar , e poi sbuchiamo nella piazza, dal lato opposto rispetto a dove eravamo ieri sera: complice la bella e calda giornata la piazza è un tripudio di persone!

Sbirciamo anche i negozietti di souvenirs: da ZAZ puoi portare praticamente o un ricordino religioso visto che l'immagine della Madonna del Pilar è ovunque, anche su un onnipresente "robo" che è una specie di caramellona durissima, oppure porti l'immagine di un personaggio incappucciato della Semana Santa. oppure , come abbiamo fatto noi, porti a casa del buon jamon iberico e fai felici tutti

Guardiamo l'ora e vediamo che siamo ancora in tempo per andare a vedere il Palacio de la Real Maestranza ... l'ultimo ingresso è alle 13.30 e noi, essendo il palazzo proprio dietro al Pilar, riusciamo addirittura ad entrare con la visita guidata (obbligatoria) delle 13 ! oltre allo scalone monumentale, fanno visitare un po' di stanze, arredate con mobili dell'epoca e spiegano la storia di questa "confraternita" di cavalleria e dell'importanza che ha avuto nella storia della città e dell'Aragona. E' davvero interessante, e le stanze sono belle!

La visita guidata dura mezz'oretta quindi all'uscita si è fatta l'ora di pranzo ... ci dirigiamo nel Tubo e andiamo a mangiare alla Bodegas Almau e, complice la giornata assolata e tiepida, ci sediamo a mangiare nella terrazza esterna.

Mangiamo un po' di tapas, ma sinceramente niente di eccezionale. A questo punto siamo in piena ora di siesta... chiude tutto sino alle 16, perciò ci gustiamo un po' di esterni ... andiamo a vedere il teatro romano, e poi , percorrendo stradine inondate di colore, andiamo a vedere la Torre de la Iglesia de la Magdalena

Gira di qui, gira di là .. eccoci arrivare all'Arco del Dean, passati sotto all'arco ci ritroviamo praticamente accanto al lato più bello della cattedrale de La Seo : la facciata mudejar ! manca ancora una manciata di minuti all'apertura della cattedrale, pertanto facciamo qualche foto  ad esempio quella al  "cubo" d'onice visto dal di dentro (il foro però non siamo andati a visitarlo). ora tocca alla cattedrale La Seo: dal di fuori non sembra niente di che, ma una volta dentro restiamo a bocca aperta: è tutto bellissimo, compresa la cappella di S. Bernardo che è tutta in alabastro ... meravigliosa!!!!!!!

usciamo davvero colpiti per le bellezze della cattedrale, sono 4 euro davvero ben spesi!

Entriamo di nuovo un attimo nella Basilica del Pilar perchè vogliamo vedere da vicino proprio il Pilar, ieri sera c'era la messa e non potevamo avvicinarci. Dal dietro è anche possibile toccare il Pilar, la coda è lunghetta, ma scorre veloce, d'altronde serve solo il tempo di accarezzare la colonna e farsi un segno della croce: è il nostro turno, la colonna da tanto che è stata toccata è consumata!

A questo punto usciamo e decidiamo di prendere un taxi: con questa giornata non possiamo non andare alla zona dell' Expò 2008 ! Ci godiamo la passeggiata col Pilar sempre sullo sfondo e in primo piano la Paserela Monterola (o del Voluntariado); passiamo davanti al Pabellon de Espana  e arriviamo davanti al meraviglioso Pabellon d'Aragon . proseguiamo poi la nostra camminata in mezzo alle nuove architetture ... accanto a queste meraviglie però c'è purtroppo molta decadenza i padiglioni dell'Expò sono già in rovina !!!!!

E’ una zona molto bella!  la Torre de l'Agua, l'Alma de l'Ebro, Il Palacio de Congresos ed il bel  Pabellon Puente (aperto il sab e la domenica dalle 10 alle 21.30) che collega le due sponde dell'Ebro ... a cui faccio  mille foto da fuori e da dentro!

Da dentro al ponte si ha una splendida vista sul Puente del Tercer Milenio, percorriamo la passerella pedonale che porta verso la stazione Delicias nei dintorni ci sono parecchi edifici in costruzione, la zona non dà il meglio di se, ma la cosa che più ci stupisce è il non capire se la passerella pedonale sia completa oppure no ... infatti ci si sale con una scala metallica "posticcia" uno potrebbe pensare che devono ultimarla... ma il palazzo che stanno costruendo sembra cozzarci contro ... come se non ci fosse spazio ... bah ... . Prendiamo il bus 51 e torniamo in hotel a riposarci un po' e a prepararci per la cena . Più tardi usciamo dal nostro confortevole hotel e ci dirigiamo (è veramente a pochi passi) verso Plaza de los Sitios, una piazza famosa realizzata in occasione dell'Esposizione Ispanofrancese del 1908; lì vicino (in C/ S.Catalina ) c'è il posto dove andremo a cena : Erzo. Il posto ci è piaciuto molto perchè è proprio da gente del posto, pieno di signori e signore (anche anzianotti) così come di giovani, la scelta di tapas è davvero ampia, ce n'è per tutti i gusti! Ci sediamo tranquilli ad un tavolino e ci gustiamo la cena.

Dopo cena andiamo in piazza del pilar (alla fine si finisce sempre lì!) e ci mangiamo un'ottima crèpe alla nutella seduti in un bar molto carino, e alla fine facciamo"il giro lungo" per tornare all'hotel , passando dalla splendida Calle Alfonso: è la via dello shopping, le vetrine sono belle e ci riproponiamo di tornarci domani mattina. passando da Calle del Coso, e per il "solito" paseo, torniamo all'hotel pronti per una bella dormita.

 

Lunedì 21 febbraio 2011

La mattina seguente ci alziamo con calma, intanto le cose principali le abbiamo viste , poi percorriamo C/ del Coso vedendo il Palacio de la Luna, poi è il momento di visitare il Mercado Central, che però si rivela poco interessante, quello ad es di Valencia è decisamente più bello, colorato ed animato, così dopo pochi minuti siamo fuori, pronti a ciondolare per un po' di posti e piazzette segnalati sulla nostra guida...

la Iglesia de San Felipe (resto sempre colpita in Spagna dall'usanza di mettere vestiti e capelli veri alle statue del Cristo e dei santi!) che si affaccia sulla Plaza omonima, nella quale per terra si vede segnato il perimetro di una antica torre che è stata abbattuta per volere dei commercianti della zona visto che era pericolante, ma che viene ricordata in un murales, e col fatto che è stata posizionata una statua seduta nella piazza che sembra guardarla. ma gli edifici principali della piazza sono il Museo Pablo Gargallo e il Torreon Fortea (XV secolo) , unico esempio di edificio civile mudejar che si è conservato. andiamo in Calle Alfonso, dove facciamo un po' di shopping per la casa ... trovando cose bellissime ! poi torniamo sul Puente de la Piedra per l'ultima vista della Basilica ed infine, tra una foto e l'altra, torniamo a prendere i bagagli in hotel... ... saliamo sull'ormai fidato bus 51 passiamo davanti al museo Serrano e alla Plaza de Toros; arriviamo alla stazione con largo anticipo, pertanto ci fermiamo a pranzare lì in un bar (che fa pagare in base al numero di stuzzicadenti : 1 stuzzicadenti = 1 tapa), poi passati i controlli stile aeroporto che contraddistinguono le stazioni ferroviarie spagnole, saliamo sul nostro treno ...  destinazione LOGRONO !

Arriviamo dopo 1 ora e 40 min col treno diretto da Saragozza . Il tempo è pessimo, piove forte, così dalla stazione all'hotel ( NH Hotel Herencia Rioja, consigliato! ) prendiamo il taxi che ci porta a destinazione in 5 minuti: prendiamo possesso della stanza, confortevole e spaziosa ma non come quella di ZAZ (d'altronde qui con booking paghiamo solo 69 euro!) e dopo esserci messi d'accordo per la sera via sms con le nostre amiche del posto ci avventuriamo io e mk alla scoperta di questa cittadina a noi totalmente sconosciuta.

Il tempaccio non aiuta, fare le foto con l'ombrello non è cosa semplice ed i colori della cittadina vengono "ammazzati" dal grigiore... peccato, perchè sarebbe pure molto carina!

E' città di passaggio di pellegrini sul Cammino di Santiago e d’estate è molto frequentata. la strada principale di chiama calle Portales, sono le 17, ma la gente in giro non è molta ... sarà colpa del tempo o degli orari spagnoli? Mk sostiene che si sono appena alzati da tavola per pranzo e ora fanno la pennichella. notiamo che qui i bow windows sono tantissimi!

continuiamo la nostra passeggiata sino ad arrivare al Puente de la Piedra, la via di accesso alla città che è parte integrante del cammino di Santiago, come testimonia il segnavia del Cammino ... non nego che trovarmi davanti il simbolo del Cammino mi ha un po' emozionata. iniziamo quindi a percorrere la porzione di Cammino che è interna alla città ... ora , sia come sia, posso dire senza mentire "Io ho fatto una parte del Cammino di Santiago" ... la strada si chiama Rua Vieja , facciamo una piccola deviazione per andare a vedere il Puente di Hierro dal quale si vede l'ex mattatoio, che ora è una città della scienza,  poi torniamo sui nostri passi ed arriviamo alla piazza del gioco dell'oca, nel quale le tappe sono le varie tappe del Cammino di Santiago, la chiesa che si vede è la Iglesia de Santiago , resto colpita dalla grandezza della statua che è sulla facciata. la parte del cammino all'interno del casco historico termina con l'Arco del Revellín (detto anche Arco del Camino) , che (a quanto ci dicono le nostre amiche) è molto caro ai Pellegrini. A questo punto ci incontriamo con la nostra amica Isabel (l'altra , Eva, ci raggiungerà per cena) che ci fa visitare le ultime cose : la bellissima Chiesa di San Bernabè, il nuovo Ayuntamiento, la Catedral di santa Maria la Redonda (con un retablo = altare maggiore) veramente impressionante, la scuola d’arte e anche una curiosità: un negozio di un artigiano che fa a mano le bolsas , un tempo erano usate per il vino (siamo nella Rioja d'altronde) ma possono essere usate per qualunque liquido.

Ci raggiunge anche l'altra nostra amica e siamo pronti per buttarci nella vita notturna di Logroño : andiamo in Calle Laurel !

saranno circa 200 mt (comprese le traverse ... chiamate Traversa de Laurel ... fantasia eh? ) in cui ci sono una 50tina di locali di tapas e ristoranti ... pare sia il posto con la maggior concentrazione di locali di tutta la Spagna !!!!

La particolarità, a differenza di altri posti in Spagna in cui sono stata, è che qui ogni locale ha una sua specialità (oltre ovviamente altre cose) e queste specilità sono così famose che gli abitanti di Logroño non conoscono i locali per nome, ma per tipo di specialità: ad es dicono "andiamo da quelli dei funghetti", "andiamo da quello della tortilla" ... il primo posto in cui ci portano è "quello del matrimonio" (ps: si chiama Blanco y Negro) : il matrimonio è un pinchos con due tipi di acciughe e un peperoncino verde (pimiento), per chi , come me , non mangia pesce le nostre amiche ci consigliano un pincho con formaggio di capra e marmellata di fragole ... buonissimo!!! Riguardo alla birra ... abbiamo scoperto che gli spagnoli non ordinano una caña in ogni locale di tapas che vanno in una sera (mi sono sempre chiesta infatti cambiando così tanti locali come facessero a reggere tutta quella birra... altro che tedeschi! ) ma ordinano un "corto" cioè una birra ancora più piccola !

Qui a Logroño poi le nostre amiche ci fanno provare il corto con lemon (birra con limonata) e cavoli .... che scoperta!

e ora.....via! .... si cambia locale ! si va " da quello del Tio Agus " ! il Tio Agus è fatto con carne di maiale e una salsina "della nonna" la cui ricetta è totalmente, assolutamente segreta! è buonissimo!!! la salsina cola da tutte le parti così le nostre amiche ci insegnano pure come mangiarlo .. .che ridere!!! gambe larghe,sedere in fuori e "paninetto" preso dal lato lungo.  Godurioso!   Ma tocca un altro cambio di locale: andiamo da quello del chorizo e del vino buono (las quejas) : sì perchè essendo nella capitale della Rioja non potevamo non provare un bel bicchiere di rosso! Qui io prendo un pincho col chorizo (salamino piccante... buoono! ) altro giro altro regalo!  cambiamo di locale e andiamo da quello del solomillo al roque (carne di maiale con roquefort) (bar donosti):  era davvero godurioso!!!!!!!!! mangiamo "solo" questo perchè ormai siamo strapieni!!!!!!!!

Sia chiaro, in ogni posto abbiamo mangiato e bevuto un corto a testa (o in quel posto il bicchiere di vino) ... bene, IN TOTALE abbiamo speso 10 euro a testa !!!

Sì perchè abbiamo fatto proprio alla spagnola: ad inizio giro abbiamo messo 10 euro a testa e abb fatto cassa comune girando sinchè avevamo fame/sete ... alla fine con 10 euro (meno 10 cent a dir la verità) a testa abbiamo cenato !!!!!!!

concludiamo la nostra serata ad un tavolino del Cafè Moderno , più antico, a dispetto del nome, caffè di Logroño ... famoso anche perchè tutti i venerdì ed i sabati sera allo scoccare della mezzanotte scatta ... FIBRA DE PAJARO  secondo me , come direbbe Asterix, SPQS (sono pazzi questi spagnoli) !!!

alla fine di questa lunga giornata salutiamo le nostre amiche sperando di rivederle presto (che bello conoscere gente straniera per caso e rimanere in contatto ed aver voglia di rivedersi! ) e andiamo a dormire.

 

Martedì 22 Febbraio 2011 

La mattina dopo, sotto un bel diluvio, andiamo a fare colazione .... anzi andiamo a fare la colazione dei campioni!

A questo punto saltiamo sul taxi per la stazione, prendiamo il treno per ZAZ, il bus per l'aeroporto, e il volo che ci regala la vista di Barcellona dall'alto e un bel tramonto atterriamo in perfetto orario ad Orio al Serio . Da qui raggiungeremo Milano dove dormiremo perché domani andremo alle Terme di Milano … ma questa è un’altra storia …

 

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