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11 Luglio
2011 Preso il SuperJet a Folegandros, arriviamo,
dopo circa un'ora, a Santorini alle 11.15. Già ancora
dentro al catamarano capiamo che l'atmosfera sarà molto diversa dalle
precedenti isole: c'è la ressa che attende di prendere il catamarano! Sbarchiamo (insieme a mille e
mille persone) e ci troviamo davanti uno stock di bus per le varie
destinazioni dell'isola; saliamo sul primo su cui vediamo scritto Thira. Il biglietto si fa a bordo. Qui trovate tutti gli
orari dei bus http://www.ktel-santorini.gr/ Per
me, come accennavo prima, è la seconda volta sull'isola, ci sono già stata
nel 2001 ... in un'altra vita, Mk infatti non c'è
mai stato e da sempre gli dicevo che un giorno ce l'avrei portato perchè non
si possono amare le isole greche, andarci più volte e non essere mai stati a
Santorini. La scorsa
volta alloggiavo a Kamari (ricordo ancora il giorno
in cui andai a prenotare il viaggio in agenzia viaggi con il t.o. Ora Viaggi ormai fallito da anni) e mi sono sempre
ripromessa che, se mai fossi tornata sull'isola, avrei preteso la caldera view… detto, fatto. Dio
benedica il santo Tripadvisor ... infatti durante la preparazione del viaggio
ho guardato come sempre gli hotel consigliati e non, e per caso ho scoperto
l'esistenza di uno che a quanto pare aveva tutte le caratteristiche che
cercavo: pulizia, posizione favolosa e soprattutto prezzo abbordabile. Ho perciò
subito prenotato uno studio standard, due giorni dopo però abbiamo deciso che
saremmo stati uno notte in più, l'hotel non aveva posto per tutte le 3 notti
in quello e ci ha proposto uno studio superior per
solo 17 euro in più a notte e non abbiamo subito accettato. Mai scelta fu
migliore. Ma andiamo
per gradi... Arrivati
col bus a Thira facciamo il pezzo (in salita) che
ci separa dalla caldera, una volta lì seguiamo le indicazioni che l'hotel ci
ha mandato e iniziamo a scendere i tanti gradini : se uno vuole la caldera view il prezzo da pagare sono le scale da fare. Ma è un
sacrificio che si fa volentieri. Arriviamo
all'hotel, è lo Scirocco: posizione favolosa, panoramica sulla Caldera ma
fuori dal casino. Il nostro
studio non è ancora pronto, perciò le gentilissime proprietarie (greco-tedesche... la mamma 25 anni fa era una turista
tedesca che sull'isola si è innamorata, come in un film, di un abitante di Santorini
) ci fanno accomodare sulla terrazza del bar con vista panoramica e ci
offrono un bel nescafè frappè
che con questo caldo è proprio quello che ci vuole! Appena il nostro studio è
pronto scendiamo (eh sì, ricordate che siamo sulla caldera) a vederlo: ne
siamo conquistati! D'altronde
come non potremmo visto che è enorme, splendente, pulito, bianco e azzurro,
con pavimenti di marmo, un bagno grande ma soprattutto ... una enorme terrazza
privata con una favolosa vista sulla caldera! Siamo conquistati! La
differenza con uno studio standard sono proprio le dimensioni, sia dello
studio ma soprattutto della terrazza. In uno standard la terrazza sarebbe
stata della metà (e sarebbe andata benissimo visto che , mai avrei pensato un
giorno di poterlo dire, la nostra terrazza sulla caldera era addirittura
troppo grande e quasi dispersiva. Le
terrazze degli standard sono adiacenti, separate da un muretto, mentre la
nostra prendeva praticamente l'intera ala dell'hotel. Nonostante ci sia subito
venuta la voglia di sederci sulla terrazza per l'intera giornata, usciamo per
andare alla scoperta dell'isola. Thira si dimostra
sempre splendida, e nonostante gli 11 anni dall'ultima volta non è poi
cambiata così tanto, ci sono forse più negozi e più discobar ma in generale
l'impatto è lo stesso) . per prima
cosa andiamo a cercare un bancomat, a Folegandros infatti siamo rimasti a
secco perchè il mio bancomat non funzionava, andava solo la mia ricaricabile
(che era a secco! dio benedica la mia filiale che mi ha fatto un versamento
"non autorizzato" ) e poi l'unico bancomat alla chora
era rimasto senza contanti, quindi andiamo nella strada principale, poi giriamo a destra arrivando in quello
che chiamano "centro commerciale" e lì di bancomat ce ne sono 4 o
5. Seconda
commissione: procurarci uno scooter. Solo con un mezzo proprio riusciremo
infatti a sfruttare appieno i 3 giorni (2 gg e
mezzo a dirla tutta) che abbiamo a disposizione. Le signore dell'hotel ci
consigliano il Moto Center Loukas (tel 22860 23052) che è a Thira sulla
strada che porta ad Oia: lo raggiungiamo in 10 min
a piedi e affittiamo uno scooter 125 nuovissimo ( !!! ) a 30 euro per quasi 2
giorni pieni (siamo quindi sempre sulle cifre di Folegandros, 20 euro al
giorno). Ci danno addirittura la cuffietta usa e getta da chirurgo da mettere
sotto al casco: non ci sono più i greci di una volta ... a Santorini! Ora sì che
siamo pronti per l'avventura “Santorinese”! Brum brum ... passando nelle strade (ahimè piene di
supermercati, autosaloni (!) hotels e alloggi di
ogni tipo ogni metro) che sono
costeggiate dalle tipici viti basse, andiamo
a Kamari: sono curiosa di vedere se è cambiata o
meno dal 2001. Il
lungomare è identico e il
"mio" vecchio hotel è sempre lì sul lungomare con la sua comoda
piscina, solo che ora è color grigio e pietra viva , mentre un tempo era il
classico bianco azzurro. Il grigio notiamo che imperversa a Santorini (e
iniziava pure a Mykonos) : si vede che lo considerano più elegante, non so,
ma moltissimi hotels, soprattutto sciccosi sono
appunto dipinti di grigio chiaro ... bah. andiamo in
spiaggia, ovviamente sappiamo che qui l'effetto piscina non ci sarà in quanto
isola vulcanica. Odio
quando si sente dire dai turisti " che brutta l'acqua a Santorini! Non
era azzurra!" ma io mi chiedo ... ti informi o no prima di scegliere una
meta?!?!?!?! Sai che cosa stai comprando?!?!?!? Come possono pensare che su
un isola con un vulcano ancora attivo e distrutta da un'eruzione, ci sia l'
"effetto piscina Koufonissi" ? A Santorini non si va per il mare in
sè , seppure bello, ma per il posto unico al mondo
che è ! l'acqua è
trasparente, si vede il fondo di sassolin neri e
rossi, ci
facciamo un bel bagno nell'acqua che ha una temperatura ottima. Poi ci
guardiamo attorno, verso anche il monte Mesa Vouno
che separa Kamari da Perissa. nb:
sul Mesa Vouno ci sono i resti dell'antica Thira, che noi non andremo a vedere causa mancanza di
tempo (io intanto li ho già visti) , noto che un tempo si arrivava sù in cima
solo a piedi o con lo scooter, ora c'è addirittura una sorta di trenino
elettrico turistico che parte ad orari prestabiliti. Fissiamo per un po' un pescatore che
ignorando bellamente i turisti che gli sguazzano attorno si mette a posto la
sua bella rete gialla (ma perchè in Grecia le reti sono sempre gialle???) ci
godiamo un po' di relax, poi riprendiamo lo scooter e ritorniamo verso Thira e ci fermiamo a fare la spesa nel grande
supermercato ad inizio paese, perchè mica potremo rinunciare al nostro
aperitivo, soprattutto su quella nostra super terrazza? Ogni volta
che spuntiamo al cospetto della caldera restiamo "abbagliati" dalla
sua bellezza; prima dell'aperitivo
però ci godiamo un po' la piscina dell'hotel: fare il bagno sulla caldera
vedendo il panorama sul vulcano e le altre isole è meraviglioso! La cosa bella è che essendo
giù a strapiombo sulla caldera non si sente il rumore dei tanti turisti che
sono sù in paese, quindi c'è un silenzio assoluto, rotto solo dal cinguettare
di alcuni uccellini e dallo sciabordio dell'acqua della piscina al nostro
passaggio … Ci
organizziamo per l'aperitivo sulla terrazza per attendere il tramonto: vorremmo nell'attesa leggere,
chiacchierare... ed invece ci troviamo lì in silenzio a contemplare lo
spettacolo E’ bello poi vedere il paese che si accende come un Presepe. Usciamo
per andare a cena, ma invece che salire subito verso la strada principale
decidiamo di camminare lungo la caldera fotografando le tante “porte sul
nulla” a strapiombo sul mare. per cena sappiamo già dove andare, è un posto
in cui mi ero trovata molto bene nel 2001 e che negli anni ha mantenuto la
qualità visto che tutte le persone a cui l’avevo suggerito mi hanno
confermato la sua validità in anni più "aggiornati": è Noussa http://www.naoussa-restaurant.gr/. Per raggiungerlo è semplice, dalla
strada che costeggia la caldera e che passa davanti alla cattedrale (la
chiesa bianca con gli archi, non si può non vedere) si prende la seconda a
destra e poi la seconda a sinistra. Indicazioni valevoli anche per le
altre taverne in cui andremo le prossime sere La taverna
è solo sulla terrazza, un po' affollata ma comunque tranquilla, si riesce a
mangiare e chiacchierare senza problemi. La moussaka
è esattamente come la ricordavo: ottima. Ci regalano pure il dessert.
Facciamo la prima passeggiata by night a Santorini
nelle viette piene di luci e di negozi (come è
diversa da Koufonissi!), poi il
richiamo della nostra terrazza è implacabile. Ci rifugiamo sulle nostre sedie
sdraio e fissiamo le luci. Buonanotte! 12 Luglio
2012 Stamani la
sveglia suona prima del solito: facciamo colazione in terrazza, tutto attorno
non c'è nessuno se non due giapponesi nel Fira
Hotel. E'
splendido godersi il silenzio della caldera, la tranquillità prima di tutto
il bailamme turistico, soprattutto quello derivato dai crocieristi. Si nota infatti quando la pace
sta per finire per dal vecchio porto di Thira, che
abbiamo proprio sotto di noi, iniziano a salpare le barche che faranno la
spola tra le grandi navi da crociera e l'isola per trasportare i turisti. Usciamo
presto perchè visto che fa decisamente caldino non vogliamo scoppiare, la
nostra meta infatti è il sentiero perdonale che da Thira
porta a Firostefani. Come
ricordavo, il sentiero sin dall'inizio regala panorami emozionanti Man mano
che andiamo avanti ecco che avviene quello per cui io 11 anni fa ho coniato
la mia personale definizione dell'isola: " E' il posto dove i colori sono più
colorati" . E anche questa volta confermo. Il panorama è bello in qualunque
punto, il sentiero è piacevole, le foto si sprecano, un vecchietto attacca
discorso … in greco e a gesti J
guardiamo un’artista che dipinge grembiuli nel suo giardino, le sue opere le
vedremo poi la sera in vendita nei negozi. proseguiamo
sinchè il sentiero non confluisce nella strada
normale, poi torniamo indietro. ad Imerovigli non
ci andremo a piedi. Torniamo
perciò indietro sino a Thira e andiamo in hotel a
prendere la borsa del mare e saliamo in scooter. Andiamo in
direzione di Akrotiri (quindi verso l’estremo sud),
ma prima ci fermiamo ad un punto panoramico dove si vede l'isola e le
isolette che sono nel centro (e che normalmente uno non considera mai perchè
guarda il vulcano!) perchè
ci dirigiamo proprio verso Akrotiri? perchè vogliamo visitare gli scavi
archeologici che sono stati riaperti dopo quasi 10 anni di lavori a causa del
crollo della vecchia (orrenda) tettoia. Ho avuto
la fortuna di vederli poco prima che chiudessero e ho la fortuna di
ritornarci dopo neppure 1 mese dalla riapertura. il sito
ufficiale, l'unico a cui davvero credere, è quello del Ministero della
Cultura http://odysseus.culture.gr/h/3/eh355.jsp?obj_id=2410 ORARIO:
aperto dal 1 aprile al 31 ottobre martedì - domenica h 8-17 , chiuso il lunedì .
PREZZO: 5 euro ridotto 3 euro, gratis per gli studenti italiani. Vi metto
un preambolo di storia... Il sito archeologico di Akrotíri fu
scoperto grazie alla tenacia di Spirìdion Marinatos, che dopo aver compiuto campagne di scavi in
varie parti della Grecia (Creta, Micene, Pylos),
giunse nell’isola di Santorini nel 1962. Dal 1967 al 1974 fece ritrovamenti
straordinari: la valanga di ceneri vulcaniche dell'eruzione minoica del II
millennio a.c. seppellì la città, come a Pompei, sotto uno spessore di 40-50m
ed ebbe, se non altro, l’effetto di preservare dai segni del tempo e delle
intemperie una superficie complessiva di ben 12000 m2. Tra le rovine sono
stati individuati anche alcuni magazzini con grossi recipienti pieni di cibi.E’ possibile ammirare quel che resta del sito al
Museo preistorico di Firá e ad Atene.Senza dubbio
il pezzo più celebre raffigura il Pescatore, che appare riprodotto
praticamente su tutte le bottiglie di vino di Santorini.Va detto che molto
deve ancora venire alla luce; 25 anni fa il successore di Marinatos,
il professor Doumas, affermò che ci sarebbero
voluti 100 anni per portare alla luce tutto! Un consiglio agli interessati:
recatevi al sito archeologico di Akrotíri dopo aver
visitato il Museo preistorico di Firá. (tratto da
santorinigrecia.org) Devo
veramente ammettere che i Greci hanno fatto davvero un bel lavoro, la tettoia e le passerelle
sono veramente funzionali rispetto al passato. In questi scavi NON si vedono
"quattro muretti diroccati " come spesso accade (se mi sentisse mia
sorella archeologa...) ma si vede proprio l'impianto dell'antica città
sommersa dalla lava e anche parecchi manufatti ancora in loco, mi fa sempre
effetto vedere una scala coi gradini rotti e piegati a metà dal terremoto, si
vedono i diversi strati di lava … ci
sarebbe da scavare ancora tantissimo, ma purtroppo sono finiti i fondi. Tutto
il mondo è paese. Come
praticamente chiunque esca dagli scavi, ci dirigiamo poi alla poco distante
Red Beach:
parcheggiamo alla come si può nel parcheggio, scavalcando motorini e chioschetti di bibite. Purtroppo
la scenografica chiesetta che c’è “dal parcheggio” è attorniata da scooter e
macchine e passa inosservata; ci incamminiamo
verso il sentiero e appena la vediamo capiamo perchè è così famosa: è proprio
particolare! Ricordo la prima volta che la vidi ... restai senza
parole vedendo il rosso delle rocce e di conseguenza quello della spiaggia. Stiamo un po' sulla spiaggia, facendo
parecchi bagni perchè anche qui la temperatura dell'acqua è davvero
gradevole, c'è davvero un bel po' di gente, e un bel po' di traffico di
barche che fanno la spola tra white beach, red beach e black beach.
Noi non abbiamo il tempo di fare le escursioni, oggi è l'unico giorno a
nostra disposizione per vedere un bel po' di cose ... vorrà dire che
torneremo! Così pure io vedrò anche cose nuove. Sapevamo che questo sarebbe
stato solo un assaggio. Questo mio ritorno a Santorini ha avuto l'effetto di
aumentarmi la voglia di tornarci una terza volta! Dopo un bel po' di bagni
torniamo allo scooter e andiamo alla scoperta del sud dell'isola: fa un caldo
atroce, in scooter sudiamo, sembra di stare in un immenso phon, sono quasi le
14 e la fame inizia a sentirsi, quindi tramite una piccola stradina in cui
siamo da soli andiamo in direzione di Vilhada. La fame
però vince ed invece di andare subito a vedere la spiaggia (errore di cui me
ne pento! dovrò rimediare) grazie al consiglio di un’amica andiamo a pranzare
in una taverna (To Psaraki) poco lontana. Non è la taverna che si trova in
riva al mare dalla spiaggia, ma è lungo la strada che passa sopra al
porticciolo: sinceramente non ci saremmo credo mai fermati lì , ma l’amica
che ce lo ha consigliato è molto affidabile, quindi si va sul sicuro! Ed infatti
mangiamo molto bene, Mk ha preso addirittura del
pesce appena portato dal pescatore! L’abbiamo visto portare dentro la
taverna! Fa un caldo veramente
atroce, restiamo un po' alla taverna a goderci l'ombra e il venticello che
arriva dal porticciolo, quando lasciamo il tavolo andiamo a vedere la
spiaggia di VIlhada: io resto abbagliata! mi piace
tantissimo, vorrei tanto farci il bagno ... ma abbiamo appena pranzato e noi
siamo (lo so, una specie in estinzione) di quelli che aspettano almeno 2 ore
prima di fare il bagno. Peccato.
E' davvero un rammarico per me. Ma, come ho detto prima, ci tornerò!!!! Procediamo
in scooter, ma sembra l'effetto phon è veramente pesante, fa davvero caldo!
Sudare mentre si è in scooter non capita tutti i giorni. La nostra
direzione è Perivolos-Perissa, nel 2001 a Perissa c'era davvero poco o quasi: una chiesa, qualche
hotel e due negozietti. La lunga spiaggiona che ci
troviamo davanti è ininterrotta da Ag. Georgios
sino a Perissa ed è, almeno all'apparenza, la vera
parte nottambula dell'isola. La spiaggia è tutta costeggiata infatti da locali, uno dietro
all'altro, uno più bello dell'altro.Se sono
affollati di giorno, immagino pure la sera!Cotti dal caldo decidiamo di
andare a mettere i piedi in acqua... praticamente al contatto col nostro
corpo evapora! L’acqua è davvero bella e e il Mesa Vouno
(ve lo ricordate a Kamari? ) anche da questo lato è
molto scenografico. Il nostro giro continua, incontrando sempre le
basse viti tipiche dell'isola, andando verso Megalohori
si vede in lontanaza il bel paesino di Pyrgos (altro motivo per il quale dovremo tornare, così Mk lo potrà vedere) facciamo un breve giro a Megalohori, tipico paesino non sul mare (quindi
abbastanza ignorato dalla massa) Iniziamo
poi la nostra risalita dell'isola... oggi la percorreremo in tutta la sua
lunghezza! Andiamo a Imerovigli ... che è una meraviglia!Ribadisco: la prox volta voglio l'alloggio qui! almeno per una notte! Da qui si
può ammirare la forma a mezzaluna dell'isola e poi c'è un silenzio e una
pace...
camminiamo per le stradine facendo continuamente foto alla caldera, e
arriviamo ad una chiesetta sul cui sagrato con terrazza le foto si sprecano!
Che posto! Dobbiamo però tornare allo scooter…
dobbiamo iniziare ad affrettarci ... ...abbiamo un appuntamento ... speciale! brum brum ... viaaaaa con lo scooter
per ragigungere in un solo giorno l'altro capo
dell'isola: si va a nord, si va ad Oia. Ma come
mai si va tutti nella stessa direzione? e perchè io non faccio altro che ripetere : "Mk, dai, muoviti, sù sù ... non
possiamo perdere tempo, guardiamo poi in giro, ora dobbiamo andare a prendere
posto" ??? e perchè quando arriviamo,
solo sgomitando un po', riusciamo a prendere un posticino non propriamente
romantico e intimo in mezzo ad una marea di gente? e perchè c'è addirittura
un servizio fotografico di moda giapponese proprio ora? e perchè tutte le
barche si stanno dirigendo tra la parte di Santorini sotto Oia e l'isola di Thirassia che
è proprio qui davanti? perchè ogni minimo spazio, ogni buco si sta riempiendo
come "un ovo sodo a du' tuorli" ? Perchè
, signori e signore, inizia lo spettacolo! Il famoso tramonto di Oia, uno dei più famosi del mondo, un tramonto che non
delude. E’ semplicemente mozzafiato! uno dei
più famosi del mondo, un tramonto che non delude. E’ semplicemente
mozzafiato! Quando il
sole cala, lascia un'atmosfera "sospesa", che viene interrotta da un
lungo applauso globale che, almeno per quanto mi riguarda, è un applauso
fatto per ringraziare la natura per lo spettacolo emozionante che ci ha
appena regalato e che regala ogni sera a Santorini. Tutti in
coda si lasciano le postazioni da cui si è guardato il calar del sole, noi ci
addentriamo nelle stradine per vedere qualche scorcio caratteristico.
Torniamo allo scooter, per cena infatti saremo a Thera,
siamo davvero stanchi quindi vogliamo tornare "verso casa" in modo
da cenare , fare due passi in relax e poi andare a dormire presto. Anche
stasera abbiamo già idea di dove andare a mangiare: a Thira
alla Nikolas Taverna. che, a quanto si legge
online, pare sia rimasta l'unica taverna "vera" rimasta in paese. Effettivamente
è molto semplice e spartana, i tavolini sono molto vicini e i camerieri non
dai grandi sorrisi. Il cibo però è buono ed economico. Per me
stasera pastisio: una mattonella dalle dimensioni imbarazzanti!
Non riesco ad ordinare altro! E ' enorme. Mk
invece prova le foglie di cavolo ripiene, nche
per lui basta così, sono ottime ma davvero sostanziose. Aggiungendo acqua,
vino bianco e pane (che si paga a parte) spendiamo 21€ in due. La caldera
by night dalla terrazza ovviamente ci chiama: la
nave illuminata che è lì nel nero profondo del mare della caldera sembra
un'astronave sospesa
nel vuoto. Ci mettiamo sulle
sdraio e, cullati dell' unz unz
tipico delle notti di Thira (i disco bar fanno
veramente casino!!! se scegliete di dormire lì cercate un hotel dal lato
della cattedrale come noi, così il suono arriva un po' smorzato) , ci
addormentiamo bellamente. Dopo un
quarantina di minuti abbiamo giusto solo la forza di trascinarci nel letto...
effettivamente la giornata è stata stancantina. 13 Luglio
2012 Ultimo
giorno di vacanza. Domani si torna. Sigh, sob. Ma non pensiamoci. La
giornata inizia nel migliore dei modi, con una colazione sulla terrazza, totalmente
soli davanti a quella meraviglia di panorama. Facciamo due passi in paese
ancora deserto di turisti e gironzoliamo un po', ma poi ci incamminiamo,
dobbiamo infatti arrivare davanti all'ospedale che dista 5-10 min dal centro. Eh sì,
abbiamo un altro appuntamento ... che abbiamo prenotato due giorni fa appena
arrivati sull'isola... l'appuntamento di oggi è l'escursione al vulcano + hot
springs + isola di thirassia
! Come non
farla ?!? E poi nel 2001 mi era piaciuta molto, così ho voluto portarci Mk (anche se per lui non è il primo vulcano, essendo già
andato alle Hawaii) Come feci
già all'epoca, prenoto l'escursione con la Kamari Tours direttamente nell'ufficio di Thira.
L'escursione che scegliamo noi, tra le molte, è quella in cui si torna al
porto e non si va al tramonto a Oia. (un po' perchè
l'abbiamo visto ieri, un po' perchè è una giornata stancante. Dei ragazzi che
abbiamo conosciuto lì e coi quali abbiamo fatto il viaggio di ritorno in
aereo ce lo hanno confermato.. sono tornati all'hotel tardissimo e
distrutti!) questo il
link diretto all'escursione: http://www.kamaritours.gr/excursionsdetails.asp?eID=36 Saliamo
quindi sul bus che ci viene a prendere e, dopo un po' di tappe per raccattare
gente in giro, arriviamo al porto di Athinios dove
ci imbarchiamo sul caicco King Thiras (che io
ricordavo più piccolo): tutti si siedono sulle panche al centro, noi ci
sdraiamo bellamente sulle panche ai bordi della nave così la pisa è (quasi) garantita. E' inutile, come la guardi la
guardi, Santorini è bella! Poi vista dal mare si apprezza l'altezza delle
rocce a strapiombo e, lo vedrete poi, i vari colori delle rocce. la prima
nostra meta è ... il vulcano! notare bene: vulcano ATTIVO ! notizie
del 12 settembre 2012 da geologi.info: Circa 4mila anni fa questo vulcano
distrusse le isole di Santorini e l’intera civiltà minoica, per alcuni anche
la misteriosa isola di Atlantide, coprendole sotto metri di lava. Adesso,
dopo decenni di inattività, ha ripreso a manifestare segnali di sismicità. Un gigantesco 'pallone' di magma, grande 15 volte lo stadio olimpico di
Londra, si sta gonfiando sotto il vulcano greco di Santorini tanto che la
superficie dell'isola si è sollevata di 8-14 centimetri in un anno, dal gennaio 2011 ad aprile
2012. Il fenomeno, secondo gli esperti dell'università
britannica di Oxford che lo descrivono sulla rivista Nature Geoscience, non è l'annuncio di una nuova eruzione, ma
probabilmente un evento transitorio. La spedizione, che ha usato rilievi sul
campo basati su rilevatori Gps e immagini radar satellitari, ha scoperto che
in un anno la camera magmatica del vulcano si è riempita di 10-20 milioni di
metri cubi di magma. La scoperta sta aiutando i ricercatori a comprendere
meglio il funzionamento interno di questo vulcano, protagonista di una
catastrofica eruzione 3.600 anni fa che ha seppellito l'isola di Santorini
sotto metri di pomice. I ricercatori si sono concentrati su questo vulcano dopo
che nel gennaio 2011, nell'arcipelago di cui fa parte l'isola di Santorini, è
stato avvertito uno sciame di piccoli terremoti, alcuni dei quali così deboli
che sono stati rilevati solo dai sismometri ma «si tratta - spiegano gli
esperti - del primo segno di attività del vulcano rilevata in 25 anni».
«Durante le mie visite sul campo a Santorini nel 2011 - osserva Michelle Parks, una delle autrici - è emerso che molti degli
abitanti erano a conoscenza di un cambiamento nel comportamento del vulcano.
Le guide turistiche, per esempio, mi aggiornavano sui cambiamenti nella
quantità di gas, avvertibile dal forte, odore rilasciata dalla cima, o delle
variazioni del colore dell'acqua in alcune delle baie intorno alle isole. Gli
abitanti del posto che lavorano nei ristoranti sull'isola di Thera, invece, sono venuti a conoscenza dell'attività
sismica dal tintinnio dei bicchieri nei loro bar». La sfida dello studio,
secondo il ricercatore David Pyle dell'università
di Oxford, è «capire come le informazioni sul modo in cui il vulcano si sta
comportando in questo momento si coniugano con le conoscenze del vulcano
basate sugli studi di eruzioni antiche». Ci sono davvero pochi vulcani,
rileva l'esperto «di cui abbiamo informazioni dettagliate sulla loro storia
passata». Arrivando
già mi colpisce, anche se l'avevo già vista, la massa di lava solidificata,
attracchiamo e dopo aver fatto la coda per fare il biglietto (novità che nel
2001 non c'era) da 2 € per poter sbarcare sul vulcano (che trovo giustissimo
per poterlo preservare) iniziamo la salita. Restiamo
subito colpiti dalle rocce vulcaniche multicolori, è bello girarsi e vedere
“l'ammasso di case bianche” su Santorini; siamo veramente molti gruppi, è per
questo che secondo me è giusto preservare (anche con un biglietto d'ingresso)
questo posto così sfruttato turisticamente.
Thirassia sullo sfondo a sinistra, Oia a destra, vediamo un primo cratere, ma è secondario,
poi continuiamo la salita, stanchi e decisamente accaldati! c'è veramente un
caldo atroce, che unito alla salita e all'ora (sono le 13.15 !!! ) fa venire
in mente più un girone dantesco che una gita di piacere. Ringraziamo
il signore di avere con noi dell'acqua e il cappellino e le scarpe chiuse (un
nostro amico ha quasi "fuso" le infradito!) Ombra zero. Solo due
ombrelloni a metà salita con sedute sotto persone con la faccia stralunata.
Siamo fucsia in faccia, la salita in un punto è pure ripida, ma la voglia di
arrivare lassù vince. E per fortuna! Perchè una volta arrivati al cratere
principale si pensa subito che ne è valsa la pena: ci sentiamo un po' degli
astronauti su un altro pianeta pieno di zolfo, sbuffi di fumo e rocce
colorate. Da lassù la vista da un lato è su Santorini, dall’altro su Palea Kameni, l'altra isoletta famosa per le hot springs, le sorgenti calde e Thirassia. Facciamo
tante foto, poi torniamo giù perchè comunque per arrivare alla barca ci vorrà
mezzora e visto il caldo non vogliamo fare di corsa. Diciamo che al ritorno il bar
della barca ha fatto i suoi affari! la seconda tappa saranno le hot springs, ma contrariamente a quanto succede di solito e
di come mi era successo nel 2001, non andiamo a quelle dell'isola di Palea Kameni (riconoscibili perchè all'ingresso del
"fiordo" c'è una chiesetta) ma andiamo in alcune sorgenti calde che
sono proprio dal vulcano!!! Posso così dire di aver fatto il bagno su un
vulcano! (che sembra un'antitesi) . Dalla barca, che deve rimanere parecchio
al largo, ci si deve tuffare (o scendere la scaletta come fa la sottoscritta)
e andare a nuoto in fondo in fondo ... non avendo la macchina fotografica
subacquea (che mi scordo ogni volta) mi devo accontentare di fare le foto
dalla barca. L’acqua ad un tratto mentre si nuota (ripeto, si nuota tanto!)
diventa all'improvviso calda calda , poi di nuovo
fresca poi caldissima e laggiù in fondo, dove si tocca è marrone, ma marrone-ruggine col fondo fangoso. Pare che spalmarsi il corpo e la
faccia di questo fango faccia bene, pertanto ovviamente procediamo.
Consiglio: mettetevi un costume vecchio per questa escursione, perchè il
simpatico fango colora parecchio!!! Ora è il
turno dell’ultima tappa della gita: nel tragitto tra le hot springs e Thirassia decidiamo
di mangiare un panino a bordo della barca, così da poter sfruttare appieno le
ore a disposizione sull'isola senza "perdere" tempo in taverna. Thirassia
ci accoglie con
un’acqua blu abbagliante; la
scorsa volta io mi ero fermata a mangiare in taverna e poi ero rimasta
"giù" in spiaggia, ma in questi 11 anni mi è rimasta la curiosità
di vedere come è "sù" il paese. Per
andarci o si fa a piedi la scalinata a zig zag che dal porto va al paese, oppure si sfruttano i
potenti mezzi greci: i muli.
premessa: io avevo già preso il mulo a Santorini nel 2001, per fare la
classica scalinata che porta a Thira (ero scesa con
la telecabina). Era stata un'esperienza tremenda: il mio era un mulo pazzo,
l'unico che correva e poi sculava in curva
facendomi vedere lo strapiombo! Chi ha fatto un video a Thira
in quei momenti avrà di sicuro come sottofondo il mio urlo continuo AHHHHHH .
Bene, questa volta ho detto a Mk che avrei
riprovato ma da un'altra parte, da qui l'idea come ultima chance di provare a
Thirassia. A Mk hanno dato un mulo enorme, sembrava un grande cavallo,
ci guardava tutti dall'alto in basso, io avevo un mulo normale. Si parte tutti insieme e tutti
insieme si sale... ma i muli mica vanno carini carini
in fila indiana... no! si spintonano senza pietà e visto il caldo babbuino
che non accenna a diminuire sudano parecchio, in più ovviamente mica fanno i
bisognini prima di partire..eh no! li fanno MENTRE si va, quindi se il tuo
mulo (come nel mio caso) cerca di passare in mezzo ad altri due, chi c'è
sopra rischia di scontrare il sederino santo del mulo accanto con annessi e
connessi! Insomma ... il mulo NON mi avrà mai più!!!! Anche perchè diciamolo...
mi sono sentita una merdaccia ad esserci sopra con quel caldo e quella
scalinata con quella pendenza ... i muli sbuffavano dalla fatica. No no no no mai più!!! Una volta
arrivati sù la vista
è bellissima: si è esattamente davanti a Santorini. Il paese invece ci
delude: sembra (è?) decadente, peccato perchè le poche case che sono rimesse
a posto sono gioiellini , ma ripeto,
la vista su Santorini è strabiliante. Ci sediamo sulla terrazza della
taverna-bar che ci si presenta come un'oasi: acquaaaaaaaa
acquaaaaaaa!Anzi a dire la verità ci prendiamo sia nescafè frappè che acqua! che
caldo fa ?!? la terrazza è ombrosa e ventilata e il panorama è splendido.
Torniamo poi a piedi giù al porto percorrendo la scalinata (schivando i muli
pazzi che salgono) , arrivati in fondo guardiamo il mare: come si fa a
resistere? Ci troviamo perciò un posticino e ci godiamo il refrigerio della
bella acqua fresca! Ne avevamo proprio bisogno! Quando si fa l'ora di tornare
al caicco, salutiamo Thirassia … ma la nostra gita
non è ancora finita. L'ultima
parte della gita è la navigazione sotto Oia e sotto
l'isola sino al porto di Skala. Oia
dal mare è davvero splendida, così come il resto dell’isola; il sole che va
verso il tramonto illumina le rocce multicolori “accendendole”. La gita a
questo punto è davvero conclusa: sbarchiamo al porto, saliamo sul bus e
torniamo a Thira al nostro alloggio. E' l'ultima serata a
Santorini, domani si parte e anche il diario è (finalmente) agli sgoccioli. scendiamo nella
nostra stanza, come potremmo perderci l'ultimo aperitivo al tramonto sulla
nostra terrazza? La natura
questa sera si supera, il tramonto è indescrivibile. Nessun aggettivo
basterebbe. Ci godiamo lo spettacolo
in silenzio: restiamo praticamente senza fiato. Santorini non avrebbe potuto
regalarci serata finale migliore. Per cena
seguiamo il consiglio dei padroni del notro hotel e
andiamo da Camille Stephanie, sempre nella stessa
via degli altri. Si mangia
in terrazza con vista aperta ma senza vista particolarmente degna di nota.Il servizio si rivela lentissimo, tanto che dobbiamo
sollecitare almeno l'arrivo di melitzanosalada e
fava come antipasto.Non ricordo nemmeno che ho
mangiato, forse ghemistà (pomodoro e peperone
ripieni) . Una nota positiva: trovo la retzina Boutari che io amo tanto ma che è davvero difficile da
trovare. Esco dal
locale che rido, rido, rido , rido … mi piace parecchio la Boutari! Andiamo a
salutare la caldera e
crolliamo nel letto. 14 Luglio
2012 Stamani si
parte, la splendida vacanza è arrivata alla
fine. Attendiamo l'ora del check out in
terrazza, poi quando dalla
reception ci chiamano saliamo perchè ci sarà un facchino che ci porterà le
valige (facendoci sentire in imbarazzo, non ci siamo abituati!) sino alla
macchina di Anja, la proprietaria che offre a noi e
ad una coppia di Napoli il free transfer sino all'aeroporto. Nel
tragitto tra hotel e macchina riesco a scattare le ultime 4 foto. In 10
minuti scarsi arriviamo all'aeroporto di Santorini, che è esattamente come lo
ricordavo: piccolo ed affollato! E'
inutile, non c'è più trippa per gatti... dobbiamo proprio salire sul nostro volo Easyjet e tornare in Italia. Grazie
Grecia, anche questa volta non ci hai deluso! Anzi, la grecite
è aumentata ancora di più!!!! Yassas! |
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