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Luglio 2012 ...
“Folègandros ... chi scende a Folègandros?” il nostro SuperJet
arriva a Koufonissi (nostra prima tappa) con più di un'ora di ritardo , pertanto
arriviamo a Folegandros alle 20 invece che alle 19. Simpaticamente
non c'è nessun bus in coincidenza con l'arrivo, perciò ci tocca aspettare 40
min al porto prima di poter salire alla Chora che nel caso di
quest’isola è davvero una Chora nel vero senso
della parola: arroccata in cima al monte! I
proprietari del nostro alloggio infatti non forniscono il servizio navetta
come fanno invece moltii altri, ma d'altronde
abbiamo prenotato l'alloggio , credo, meno caro dell'isola! Dal porto
telefoniamo alla nostra padrona di casa, Irene, per avvertirla del nostro
ritardo e lei ci risponde "se mio figlio decide di venirvi a prendere lo
vedete arrivare" . Ovviamente il figlio col cavolo che ne ha avuto
voglia! D'altronde, a loro "difesa" c'è da dire che hanno una
taverna alla Chora, quindi questa per loro è l'ora
di punta. Il bus finalmente arriva e in un quarto d'ora circa ci porta sù
alla Chora: e non scrivo "sù" a caso ...
come accennavo prima infatti, la Chora di
Folegandros è veramente in cima all'isola, la strada dal porto in alcuni
punti ha una bella pendenza, tanto che il povero vecchio bus arranca. Scendiamo
al capolinea dove dovremmo trovare il figlio di Irene ma non c'è.
Ritelefoniamo, e finalmente dopo 10 min di attesa arriva e ci porta al nostro
studio. Sarà
la stanchezza del viaggio, sarà l'attesa del bus, sarà l'attesa del tizio ...
ma arrivo nello studio ( http://www.irene-folegandros.gr
) e non ho propriamente un
bell'approccio: lo studio è pulito, ma avrebbe bisogno di una bella
manutenzione. Finestre, porte e sedie sul balcone scrostate, il bagno
minuscolo con la mensola pendente, le tende vecchie, una presa mezza pendente
... insomma, non fa una bella impressione. Dal balconcino si ha però una vista
carina, avevo chiesto infatti una camera in alto visto che Irene ha anche
stanze con terrazza "incastonata" tra le case. Però ripeto, è
pulito, le lenzuola sono linde e profumate ed è in ottima posizione, quindi
non metto in dubbio l'idea di passarci la notte. Domani vaglierò meglio la
stanza essendo riposata e a mente lucida. Spendiamo
poco, 40 euro a notte, il che farebbe 200 euro totali per le 5 notti che vi
passeremo. Con le email pre-partenza
non avevo trovato nulla a meno del doppio, 80 euro. Folegandros per dormire è
abbastanza cara in confronto alle altre isole perché ha la fama di isola
chic, isola di nicchia. Noi qui volevamo andare al risparmio, perchè nella
prossima isola ... poi ve ne parlerò
abbondantemente. Usciamo
subito e andiamo a cercare da mangiare; la chora ci
piace da subito: è vitale, caratteristica ma piena (al limite per noi) di
gente tanto che trovare un tavolo libero non è semplice, quindi ci
accomodiamo (vista pure l'ora) al primo disponibile che è da Nicolas: come
riconoscere il ristorante? Basta guardare i caratteristici cartelli ( tra cui
"spaghetti come Dio comanda") ed i "giochi" per i
bambini. Bah, sarà la stanchezza, ma la cena non è esaltante. Non male, ma
neppure niente di che. E poi tutto il trambusto che fa Nicolas coi suoi
camerieri fa tanto "animazione da villaggio" ... ad esempio
all'improvviso arrivano con una specie di bottiglia con una canna e versano
da bere direttamente nella gola dei clienti. Facciamo poi giusto due passi
due e poi stramazziamo nel letto. Nb: A Folegandros praticamente ogni taverna, bar, locale
fornisce la wifi ai clienti. Basta chiedere la
password) 7
Luglio 2012 Ci
svegliamo presto e facciamo colazione sul balconcino, la vista non è male; essendo
finalmente riposati riguardiamo lo studio per bene e lo approviamo.
Trascurato, ma pulito. Oggi vogliamo provare a muoverci coi mezzi, arriviamo
al capolinea (cioè praticamente giriamo l'angolo dietro casa) e vediamo che
anche qui prima delle 11 non si muove nulla: ma cavolacci,
ma sono tutti pigri i turisti di queste isole?!?! Però
a dire la verità un bus c'è, ed è quello che prendiamo alle 9.30: direzione
Porto, cioè Karovastasi. Arrivati
giù ci guardiamo attorno, e scopriamo che siamo fortunati oggi parte il
battello che fa il “giro delle cinque spiagge”. (c’è il mercoledì, venerdì e
sabato, partenza ore 11 , sul cartello sul molo c'è scritto che i biglietti
si fanno all'agenzia, ma se come noi arrivate e c'è posto non vi fanno
problemi, li fanno sul momento). Decidiamo di farlo, così da poter avere
un'idea generale dell'isola. Nell'attesa
che venga l'ora della partenza ci andiamo a sedere sulla spiaggia di Vardia, ma la
spiaggia , complice il vento proprio da quel lato quindi annesso mare mosso, non
ci colpisce. Tornati al molo saliamo sulla barca (Stella Express) che ci
ospiterà per quasi l'intera giornata e salpiamo, vedendo quanto è bella Karovastasi dal mare! La
gita sulla barca (che costa 28 euro, dura dalle 11 alle 17, pranzo e spuntini
compresi, no bibite ) permette di vedere le spiagge principali senza sforzo,
senza camminate e comunque ad un prezzo accettabile considerando che la sola
barca per Katergo costerebbe 8 euro. Consiglio
la gita in barca a chi sta pochi giorni, così da vedere le spiagge più belle
in un unico giorno e a chi sta più giorni (come noi) ma facendola il
primo/secondo giorno, in modo da avere una panoramica completa della costa
sud e delle sue spiagge, così da poter tornare poi in quelle che aggradano maggiornamente. La
barca percorre, come dicevo, tutta la costa sud, si ferma in 5 spiagge e dà
circa mezzora di tempo per il bagno in ciascuna. Ad Ag. Nikolaos
invece la sosta dura più di un'ora. Il
giro permette di avere subito un'idea di quanto è aspra l'isola di Folegandros,
con le sue rocce a picco sul mare. Passiamo davanti a tutte le spiagge, ma
andiamo diretti verso la più distante, Ampeli , che sarà la nostra
prima tappa: sulla spiaggetta c'è poca gente, anche
perchè non ci si arriva nè con i mezzi nè con le barche-navetta, solo a piedi. (mi dicono che
c’è una “strada” carrozzabile, se è quella che ho visto io … manco morta la
percorrerei!) Il
mare è uno spettacolo, di un bell'azzurro intenso! E il primo bagno a Folegandros
è una goduria! Ci spostiamo a Livadaki … che per me vince il premio "spiaggia più
bella di Folegandros” ! L'acqua che è veramente un sogno: un
azzurro trasparente e cangiante. Anche
qui non perdiamo tempo e ci tuffiamo. Poi
ci spostiamo in una caletta ad Aspropounda, che si può raggiungere solo se si va con la
Stella Express II, qui ci ancoreremo e passeremo l'ora di pranzo (quindi la
sosta sarà di un'ora abbondante) ma prima del cibo ci vuole un bel bagno!!! D'altronde come resistere? Il
mare è di un bel “blu puffo” acceso ! Dopo aver nuotato un bel po' ci
meritiamo il pranzo a bordo, davvero gustoso ! (nel pomeriggio arriveranno
stuzzichini: melone e poi dolcetti tipo frittelline
accompagnate da una grappa locale fortissima! ) E'
la volta poi di Agios Nikolaos,
anche qui la sosta sarà un po' più lunga, la barca non può restare attraccata
al molo quindi ci lascerà sulla spiaggia e andrà al largo. Anche in questa spiaggia, che
è forse la più gettonata perchè comoda da raggiungere, l'acqua ha un suo
perché. Al
ritorno passiamo inevitabilmente davanti alle spiagge di Angali
e di Fira, in cui non ci fermiamo e ci dirigiamo all'altra
spiaggia famosa dell'isola, Kàtergo, col suo ingresso tra le rocce molto scenografico
dove ci regaliamo un bel bagno (e dove anche qui torneremo) Lungo
il ritorno il panorama roccioso illuminato dal sole è davvero bello, ci fermiamo a sbirciare una
grotta (veramente niente di che, ma la "vendevano" come la grotta
più bella... bah) e poi torniamo al porto, dove per fortuna c'è un bus dopo
pochi minuti di attesa che ci porterà sù alla Chora. Visto
che non è tardi, poggiamo perciò la borsa del mare in stanza, facciamo una
doccia veloce e andiamo a fare la prima esplorazione della Chora … che ci fa subito innamorare! Cerchiamo
di esplorare anche le stradine più lontane, quelle veramente poco frequentate, poi varchiamo l'ingresso del
Castro, che dalle foto e i racconti pre-partenza mi
incuriosce parecchio! copio dal sito folegandros.it il Kastro è la più antica zona di Chora
e fu costruito dal Veneziano Marco Sanoudo nel 1212
per proteggersi dagli attacchi dei nemici e pirati tanto frequenti in
quell'epoca nel mare Egeo. La Chora inizio ad
essere costruita circa 200 anni più tardi, quando ormai lo spazio di Kastro non era sufficiente ad accogliere gli abitanti
delle varie zone dell'isola. All'interno di Kastro
(al quale si accede da due ingressi, Lodgia e
Paraporti) camminando attraverso la centrale viuzza lastricata, la Rua, troviamo case su due piani, costruite seguendo la
tradizionale architettura cycladica, candidi cubi
tirati a calce, con i loro balconcini colorati e traboccanti di glicine,
gerani. Alcune case sono state costruite nel 1200 ! Torneremo
poi in giro per il Kastro di mattina, quando con la
luce forte dà, a mio avviso, il suo meglio. Ora invece essendo l’ora del
tramonto andiamo a cercare un punto panoramico: lo troviamo accanto ad una
chiesetta, con un muretto su cui sedersi ed ammirare proprio il calar del
sole. Siamo soli, il silenzio, il sole che diventa sempre più rosso e la
punta dell’isola sotto di noi … Ci
godiamo quello spettacolo in silenzio, poi ricominciamo a girare per le
viuzze del castro che si rivelano sempre più belle sinchè
non arriva l’ora di cena: andiamo perciò a prender posto nella taverna scelta
per stasera: O' Kritikos (anche ieri avevamo
provato ad andarci ma non c'era posto). La Chora la
sera, con le sue piazzette illuminate da file di lampadine è meravigliosa: ci
si doveva davvero venire! Andiamo
a dormire, da domani inizieremo a fare sul serio! J 8
Luglio 2012 brum,
brum!!! oggi affittiamo lo scooter così da poterci muovere in libertà, come
vogliamo e soprattutto prima delle 11 !!! a
Folegandros, a differenze delle altre isole greche, non è che abbondino gli
scooter rent: ce n'è uno al porto e 2 alla chora (+ un altro che non sappiamo neppure dove sia) ,
questi ultimi non ben visibili nè sponsorizzati.
Noi infatti chiediamo al ragazzo che gestisce l'autonoleggio Tomaso sotto il
nostro alloggio che gentilmente telefona al suo amico affitta scooter per
sapere se ne ha disponibili. Avuta
la conferma ci incamminiamo, il negozio è infatti dietro il benzinaio che c'è
all'inizio della Chora, prima di arrivare nella
piazza Pounta (quella dove si ferma il bus), sulla
strada che porta ad Ano Meria (info utile: nella
stessa strada c'è la farmacia). Il
"nostro" scooter rent è Stelios, http://moto-folegandros.com , prendiamo uno scooter 80 per 20 euro:
l'unico disponibile. Prendere o lasciare. Padroni
del nostro tempo iniziamo la scoperta dell'isola lungo l'unica strada che la
attraversa,
incontrando un sacco di muli e ed un simpatico vecchietto che ci ha iniziato
a parlare (in greco, of course!)
e non ci mollava più! Passiamo davanti al ristorante, da molti consigliato, Mimis ad Ano Meria, e ci godiamo i panorami che
sono bellissimi, vediamo le isole vicine e salutiamo la "nostra" Milos, che abbiamo così vicino ... sembra ieri che ci
siamo andati ed invece era il 2006! Arriviamo dove finisce proprio la strada
e incontriamo un altro vecchietto con un po' di muli che ci riparla in greco
per un bel po' , facendoci anche cenni per mostrarci lo sterrato per Ampeli. Torniamo
poi un po' indietro e scendiamo il discesone che porta ad Angali. Ad Angali
fa capolinea il bus, quindi si riempie abbastanza come spiaggia, ma all'ora
in cui arriviamo noi è ancora vuota, ma non è la nostra meta, così prendiamo
il sentiero che sale a destra, apriamo (e richiudiamo) il "solito"
cancello greco e ci
incamminiamo, abbiamo letto che il sentiero è facile e in 20 minuti saremo a
destinazione. Sin da subito i panorami sono affascinanti, continuiamo e arriviamo al
punto in cui ci sono degli studios senza
elettricità che si affacciano sulla splendida spiaggetta
di Galifos
(dove qualche buontempone ha taroccato il cartello del divieto di nudismo… intanto qui a Folegandros è bellamente ignorato,
vista la quantità di persone in costume adamitico!!!! ) Anche
Galifos però non è la nostra meta, perciò
proseguiamo (facendo ben attenzione a dove mettiamo i piedi!) e in 20 minuti arriviamo a Agios Nikolaos,
dove la prima cosa che ci appare è la taverna Pappalagi,
che testeremo a pranzo visto che me l’hanno tanto decantata. Il
panorama dalla taverna sembra una vera cartolina, anche la chiesetta
sottostante sembra finta da tanto che è scenografica, ci accaparriamo di
corsa una tamerice sulla spiaggia, tra poco arriverà la prima barca di
turisti da Angali e vogliamo avere un po' di ombra
e marcare il nostro territorio e poi ci dedichiamo al mare favoloso che
troviamo. La mattinata trascorre veloce e arriva l'ora di pranzo per cui
saliamo alla taverna così tanto decantata …
La taverna è di due fratelli Paris e Akis, che servono ai tavoli. sono due veri personaggi,
parlano diverse lingue tra cui un fluente italiano. Il
più basso dei due, ora mi sfugge quale dei due sia, si siede accanto a noi e
si mette a parlare. Parliamo di tante cose, dalla politica alla cucina, si
capisce che adora quello che fa, perchè ci parla degli ingredienti dei piatti
con passione, e quando gli diciamo che siamo di Genova mi dice che sino al
giorno prima aveva la maglietta con scritto "battitene u belin" che gli ha regalato un amico Genovese,
parliamo del G8 di Genova al quale ha partecipato ... insomma, parliamo parecchio Riguardo
al pranzo ... noi non mangeremo il piatto forte di cui tutti parlano (il riso
giallo col polpo) ma diciamo che lì qualunque cosa si prenda è buonissima!
Le melanzane Imam sono le più buone mai mangiate! Il tutto è condito da un
panorama mozzafiato che rende tutto un
“vero pranzo greco", e chi è stato in Grecia e la ama sa che intendo ...
quel mix di atmosfera, goduria, rilassatezza . Torniamo poi in spiaggia, dove
resteremo tutto il pomeriggio alternando bagno e lettura. Anche
al ritorno facciamo il sentiero per rigodere del paesaggio e arrivati ad Angali risaliamo in scooter: il ritorno verso la Chora ci
regalerà una vista favolosa. Ci fermiamo più volte per scattare foto alla Chora e alla Panagia
sovrastante. Stasera
a cena andiamo da Melissa, tavolini azzurro chiaro al centro della seconda piazzetta, dove
mangiamo un’enorme zucchino ripieno con patate e la specialità dell'isola, la
matzadà (mk l'ha voluta
solo col sugo, non come contorno del pollo come spesso usa sull'isola) e dove
proviamo il famoso rakomelo che Michele apprezza
parecchio. Solita
passeggiata nella Chora che ogni sera ci colpisce
di più e in cui
si riescono anche a trovare angoli di tranquillità, silenzio e buio. Anche
questa giornata è finita. Kalinicta! 9
Luglio 2012 Anche
oggi abbiamo lo scooter, così la mattina presto andiamo a vedere le altre
spiagge che si trovano alla destra del porto di Karovastassi. Vi
dico subito che ci deludono, soprattutto come arenile: Latinaki e Vitsetsou non l'ho nemmeno
fotografate, Pountaki è una
scogliera, Livadi
una spiaggia come tante altre. Torniamo
così al porto di Karovastassi e ci sediamo un po'
sulla bella spiaggia e poi
andiamo al molo e saliamo sulla prima barca per tornare a Katergo: anche oggi il mare è
bello, anche se c'è un vento che porta via! per fortuna il mare dalla
spiaggia è riparato dalle rocce e resta abbastanza calmo, ma c'è davvero un
vento così forte che dopo 2 ore dobbiamo andare via, non riusciamo proprio a
restarci! Girato
l'angolo con la barca... wow che onde! sembrava di stare sul tagadà! per
fortuna siamo in scooter, così possiamo cambiare velocemente spiaggia e
versante, decidiamo di andare a Glifos: ve la ricordate la spiaggetta
lungo il sentiero di ieri?Arriviamo lì ed è tutta un'altra vita: zero vento, acqua a
temperatura perfetta, un sogno! Stiamo
lì tutto il pomeriggio, poi torniamo alla Chora
perchè abbiamo una missione: mica potremo perderci il tramonto dalla Panagia?!?! Saliamo
lungo il bel sentiero panoramico e raggiungiamo la chiesa. Sulla sinistra c’è
una piccola scaletta: Sali, sali, sali e ci ritroviamo sul tetto! Da soli!
Perché le altre persone non avevano a quanto pare notato la piccola scala, ma
appena ci vedono lassù … arrivano tutti! Usciti
dal sagrato della chiesa andiamo a prendere posizione su una delle rocce con
vista sul tramonto (anche qui facendo ben attenzione a dove mettiamo i
piedi): da questa posizione la Chora si mostra in
tutta la sua meravigliosa posizione a strapiombo sul mare. Torniamo a casa
felici per lo spettacolo della natura che abbiamo visto, ci cambiamo e
andiamo a cena: ecco, stasera c'è un problema... il vento ! E'
davvero forte e fastidioso, infatti quasi tutti i tavolini delle taverne sono
vuoti, noi facciamo due giri della Chora per
trovare un tavolo un po' riparato perchè vola veramente tutto!! Alla
fine ci sediamo da Piatsa, ma non in mezzo alla
piazzetta ma sul terrazzino dall'ingresso (l'altro terrazzino sopraelevato e
molto carino stasera non è praticabile, finiremmo dritti a Santorini con 'sto
vento!) Mangiamo bene e la signora che ci serve è simpatica e cordiale .I l tramonto è
splendido, anche perchè ci si sente proprio parte della natura vista la
posizione da cui lo guardiamo. Mk apprezza molto il
kountosouvli, plus e tocco di classe: quando ci
porta il dessert in omaggio, sentendo che sono intollerante alla cannella me
lo toglie subito da davanti e me lo sostituisce con un dolce al cioccolato...
che è così buono che alla fine ne ordiniamo un altro! ps: andate nei loro
bagni, o almeno sbirciateli passando in piazza! (sono nella porticina azzurra
accanto alle scalette e accanto al negozio di souvenirs)
... perchè? perchè oltre ad essere degni di un 5* hanno una splendida
cisterna antica che si vede dal pavimento sapientemente fatto trasparente per
permetterne la visione! Oggi
non abbiamo più lo scooter, quindi abbiamo da aspettare sino alle 11 la
partenza del primo bus per le spiagge, così decidiamo di fare il giro
"in diurno" della Chora:
restiamo senza parole! Se alla luce del tramonto è bella, col pieno sole ed i
colori che risplendono è favolosa! Inoltre
è bello vederla svuotata dai turisti (che probabilmente sono ancora nei loro
letti a crogiolarsi) e vissuta in scene di vita normale dagli isolani.
entriamo subito nel Castro che con la luce della mattina è un vero splendore.
Le porte colorate in contrasto col bianco accecante delle case sarebbero
tutte da fotografare. Ci perdiamo per un bel po’ tra i vicoletti sia del
Castro che poi della Chora. Da ogni parte strabordanti bouganville rosa sono
in contrasto col blu del cielo . Arrivano le
11, prendiamo il bus per Angali e poi la prima barca per Livadaki (8 euro - a/r con possibilità di tappa intermedia). Già mentre arriviamo l'acqua è molto invitante! Scendiamo
sulla battigia e decisa la nostra postazione (esattamente davanti al
meraviglioso scoglio piatto che consiglio a tutti!) io mi arrampico per
scattare una foto dall’alto alla spiaggia, sembra un piccolo fiordo.
Poi mi butto in acqua: non usciremmo più, pensiamo di restarci tutto il
giorno poi arriva la barca, chiediamo a che ora è il prossimo passaggio (ora
sono le 13) e ci dice alle 16 ... così ci guardiamo e ... saltiamo in costume
sulla barca afferrando tutta la nostra roba al volo: come resistere ad un
ultimo Pranzo da Pappalagi che è proprio alla "fermata"
intermedia???? Ci
ritroviamo perciò ad Agios Nikolaos
seduti alla taverna dove ci godiamo l'ultimo pranzo a Folegandros, con un mix
di goduria e nostalgia per l'imminente partenza: ordiniamo la fava, Poi io
bisso le melanzane Imam mentre Mk si gusta un piattone di carpaccio pesce
veramente enorme. Ce ne stiamo poi nella spiaggia sottostante tutto il pomeriggio,
sino all'ultima barca disponibile. Prendiamo poi il bus per la
Chora e torniamo nella nostra stanza per preparare le valige. Il tramonto lo
vediamo dal pianerottolo mentre usciamo di casa. Stasera a cena andiamo dai
nostri padroni di casa che hanno una taverna,To Spitiko,
che non è in una delle piazzette ma in una stradina laterale. Basta comunque
seguire le indicazioni sparse per la Chora e si trova! Io ordino delle ghemistà,
Mk prova lo xoipino lemonado (maiale al limone), Saldiamo il conto del
ristorante e dell'alloggio, salutiamo Irene e facciamo l'ultimo giro . Abbiamo
ovviamente un po' di malinconia, Folegandros si è fatta amare non al primo
sguardo, ma alla fine ci è piaciuta davvero tanto e siamo veramente felici di
esserci stati. La mattina
dopo, 11 Luglio, facciamo colazione al CARISSIMO caffè dei viaggiatori (2
spremute e 2 fette di torta = 15 euro!!! Sono pazzi!) prendiamo il bus per il
porto e attendiamo l'arrivo del nostro ormai fidato SuperJet... ci aspetta
l’ultima tappa del nostro viaggio: Santorini! … Seguiteci
anche lì! |
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