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…riprendiamo l’autopista in direzione di SIVIGLIA … prima destinazione la Crown per il cambio dell’auto: lì ci aspetta una sorpresa (ben gradita) .. la gentilissima responsabile dell’ufficio ci dice che non sono disponibili macchine della nostra categoria, per cui ci assegnano una fantastica Ford Fiesta diesel con ancora l’odore di nuovo!! Ma la cosa più bella… un nuovo pieno intatto compreso nel prezzo perché è una sostituzione, non un nuovo contratto… fatto sta che non faremo più benzina per tutta la durata del viaggio!!!!!

Parcheggiamo la nostra nuova auto nel comodissimo parking in puerta de jerez (per l’esattezza in avenida de roma) , che sarà unico parcheggio del nostro giro non proprio economico, 19.80 euro al giorno, ma per la enorme comodità di averlo a 2 min a piedi dall’ hotel e  dai monumenti principali vale spendere 1-2 euro in più.

Andiamo nell’hostal che abbiamo prenotato (tramite www.hotelius.com perché più economico rispetto al contatto diretto con l’hostal) e ci dicono che a causa di lavori di ristrutturazione che non sono finiti in tempo, ci hanno dirottato sull’hostal accanto che è sempre dello stesso gruppo (io previdente avevo già controllato le “referenze” online pure di quello ). E’ veramente dietro l’angolo, e non ci crea nessun problema… stessa tariffa (40 euro a notte), stessa posizione (a fianco degli alcazares di Siviglia), stesso trattamento. La camera è pulitissima, il bagno pure… solo uno dei letti (hanno solo stanze con due letti, non letto matrimoniale) non ci convince appieno così ce lo facciamo cambiare… la ragazza cambia le lenzuola in un batter d’occhio così ci togliamo ogni scrupolo. Però ripeto..si vedeva che la stanza era pulitissima!

Iniziamo così la nostra avventura Sivigliana… prima necessità: cibo! Essendo appena arrivati e non volendo sbatterci per trovare chissà cosa ci fermiamo in un bar che rimane in calle santo tomas, a fianco all’Archivio delle Indie. Mangiamo due menù del giorno che costano 9 euro per 3 portate e hanno, tra le altre cose, un ottimo gazpacho… ma la nostra dose di fortuna non si è esaurita… infatti sbagliano il conto facendoci pagare 6 euro di meno! Mr. Green

E’ lunedì, perciò i monumenti e i palazzi principali sono chiusi… quindi ci dirigiamo verso l’Antica Fabbrica di Tabacco che ora è sede dell’ università di Siviglia, ma che è famosa per essere la “location” della “Carmen” di Bizet. …e poi andiamo in Plaza de España… che spettacolo!!! E’ davvero grande e splendida, con tutte le panche con le azulejos che descrivono un avvenimento importante per  ogni città rappresentata. Peccato che a causa di lavori di manutenzione il canale sul quale si potrebbe andare in barca, è asciutto.

 

Il lato negativo della piazza?  … è tutta al sole! Quindi dopo un po’ che siamo lì (con annessa doccia dalla fontana che è nel centro della piazza) non riusciamo più a resistere e ci rifugiamo nel Parque de Maria Luisa che è lì davanti, dove ci “buttiamo” in una fontana insieme ad altri turisti . Restiamo coi piedi a mollo per un bel po’, poi decidiamo di visitare il bel parco, ricco di fontane e alberi altissimi, raggiungendo Plaza de America, in cui spiccano gli splendidi Pabellòn Real, Pabellòn Mudejar e Pabellon Plateresco: i padiglioni costruiti in occasione dell’Esposizione Ispano-Americana del 1929.

 

Torniamo poi in Plaza de España per godercela con una temperatura più gradevole, saliamo anche ai piani superiori del palazzo che la delimita, e purtroppo restiamo allibiti nel vedere che è veramente tenuto male, le scale che portano su e i corridoi sono  pieni di cacche di piccioni che stanno rovinando le colonne e le azulejos. Che peccato! Sono ormai le sette di sera, passiamo davanti al Teatro Lopez de la Vega e al Palacio de San Telmo e torniamo verso l’hostal per darci una rinfrescata …

La nostra prima cena Sivigliana la facciamo in un posto che ci resterà nel cuore… il Las Teresas, nel quartiere di santa Cruz… l’atmosfera e il locale sono splendidi, ed il cibo economico e divino! Lì ho scoperto una vera passione per il solomillo al whiskey e al roque ! ottimi! Ceniamo con 8 tapas diverse, spendendo 22.50 euro in due. Usciamo con un bel sorriso stampato sulla faccia e ci facciamo un giro per il quartiere di Santa Cruz la sera, e poi facciamo un po’ di foto notturne alla cattedrale e alla Giralda.

A questo punto Michele fa il romanticone... e mi fa salire su una carrozza! Così il nostro simpatico cocchiere ci porta a fare il giro del centro di notte, passiamo anche dentro al parque de maria luisa, arriviamo sino a plaza de america, e ci fermiamo per foto di rito in plaza de espana...

è stato molto carino vedere la città scarrozzati ... nel vero senso della parola!

 

La mattina dopo aver fatto colazione da Starbuck’s (NON fatela! Sono de ladri! 7.80 per due caffelatte e due brioche!) andiamo a metterci in coda per l’ingresso agli Alcazares reales

  li abbiamo trovati belli, ma dispersivi..nel senso… se uno non prende l’audioguida spesso non sa in che parte si trova, soprattutto quando è all’interno dei palazzi. Non perdetevi , come invece fanno in tanti, la vista del Cuarto Real cioè dell’Appartamento Reale ancor oggi usato da re Juan Carlos quando è in città. Per questa parte serve un biglietto a parte, che si fa direttamente al primo piano del palazzo, dove ci sono pure gli armadietti in cui è obbligatorio lasciare tutto (e solo dopo aver fatto passare ogni cosa nel metal detector), non si può portare nemmeno la borsetta. Quindi, ovviamente, non  ho foto da poter mettere sul sito. Gli appartamenti del re e soprattutto la vista che si gode dal mirador sono splendidi e veramente “di rappresentanza” . Visitare gli Alcazares reales e non visitarli sarebbe un vero peccato!

La visita ci porta via praticamente l’intera mattinata, poi usciti, giriamo verso i Giardini di Murillo e ci infiliamo in Calle Santa Maria la Blanca dove troviamo un fantastico forno che prepara ottimi panini su richiesta mettendoli davvero poco. Acquistato perciò il nostro pranzo (due bei panini imbottiti che ci costano con due coca cola un totale di 5 euro) ci addentriamo nel quartiere di Santa Cruz  e raggiungiamo Plaza de Dona Elvira …splendida piazzetta con alberi di arance e panchine di azulejos (non ci fossero tutti i ristoranti intorno sarebbe ancor più bella) e ci mettiamo a mangiare godendoci un po’ di riposo.

Oggi è martedì e dalle 13 la visita della Casa de Pilatos è gratuita per i cittadini UE, così dopo esserci rifocillati ci dirigiamo lì… la casa de pilatos vale davvero una visita! Veniamo accompagnati da una guida che ci spiega ogni sala del piano superiore, mostrandoci anche i dipinti di Zurbaran e uno minuscolo ma a dir poco splendido di Goya. I mosaici di azulejos che sono nello scalone che porta al piano superiore sono magnifici, e il patio (cortile) è davvero bello, così come le stanze decorate in stile arabo che lo circondano. Continuiamo il nostro giro andando dal convento di San Leandro, ma ovviamente è chiuso..l’ora della siesta non perdona! Così arriviamo in Plaza Alfa Alfa, regno delle tapas in bar dai prezzi contenuti essendo zona frequentata da studenti.. ma la piazza è in totale “smottamento” a casa dei lavori per la costruzione della metropolitana. Ci riposiamo un po’ su una panchina al fresco  nei prezzi della Parrocchia di S. Isidoro e poi continuiamo il giro, arrivando in un quartiere di negozi solo da sposi!  Per fortuna abbiamo già dato, così non ci soffermiamo su tutte quelle vetrine!

Arriviamo nella bella plaza del Salvador, con bei bar di tapas frequentati da gente del posto e con dei bei teli per riparare dal sole, i palazzi che vi si affacciano sono davvero particolari, da qui proseguiamo … oggi siamo instancabili! La nostra meta (decisa su due piedi visto che le gambe ci reggono ancora bene) è la Basilica de la Cartuja… ma ci arriviamo facendo un percorso alternativo trovato sulla piccola guida degli itinerari di Siviglia che ci ha mandato l’ufficio del turismo. Il giro è tutto per stradine poco (anzi, per nulla) frequentate ,  ancor meno nell’ora in cui le percorriamo noi…passiamo dalla Chiesa dei Terzi (los terceros), per il Convento di s. Paola, dalla Chiesa di S. Luigi dei Francesi… sinchè non arriviamo giusto per l’apertura pomeridiana alla Basilica de la Macarena: famosa, anzi, famosissima tra i Sivigliani perché contiene la Madonna che viene portata (seguita da 2000 persone) in processione durante la Feria e che è la Patrona dei toreri… talmente famosa che uno di questi toreri  (forse Joselito el Gallo) ha regalato alla statua degli enormi diamanti che ora la Madonna porta su un cuore di stoffa che regge in mano.

Accanto alla Basilica c’è l’omonimo arco… entrambi sono bianchi e gialli…qui sembra davvero di stare in Messico!

 

Abbiamo fame e sete… così entriamo in un bar subito a sinistra della basilica..e ne usciamo schifati dopo 10 secondi… così attraversiamo lo stradone e raggiungiamo l’elegante Bar Plata … semplicemente splendido, con ottimi dolci, e (visto il genere di bar) probabilmente frequentato dai parlamentari del Parlamento Andaluso che è lì accanto (si trova nell’edificio dell’Hospital de las cinco Llagas). Temiamo il conto, che alla fine si rivela di soli 6.7 euro per una coca cola, un caffè, e due dolci.

Dopo esserci un po’ ripresi ci rincamminiamo, facciamo tante stradine alle spalla della basilica (tutte deserte o quasi) e ci dirigiamo verso una delle cose che mi ero segnata durante la preparazione del mio viaggio… mesi prima infatti durante una puntata di “Sereno Variabile” a Siviglia avevano fatto vedere che si potevano comprare i dolcetti delle suore di clausura, così mi ero segnata il nome di questo convento (poi l’ufficio informazioni mi ha mandato tutto l’elenco completo, è pratica diffusa nei conventi vendere i “dulces Imageconventuales” ) … ci dirigiamo perciò al Convento delle Suore di Santa Ines in calle Maria Coronel (d’estate apre alle 18).

Varchiamo il portone e ci troviamo davanti la scena vista in tv: c’è l’elenco dei dolcetti che si possono acquistare appeso alla parete, e c’è …. una ruota girevole di legno! Sì, perché le suore sono di clausura, quindi NON si possono far vedere! Funziona quindi così: si suona il campanello (a lungo, noi l’abbiamo dovuto suonare più volte) e ad un certo punto si sente attraverso la ruota girevole una vocina che dà il buongiorno e chiede cosa vogliamo , si ordina il dolcetto che si vuole e la suora posa il pacchetto nella ruota che girando ce lo fa avere. Per il pagamento si mettono i soldi nella ruota e si aspetta l’eventuale resto. Noi abbiamo scelto i dolcetti al cioccolato… veramente ottimi! (Anzi…se andate a Siviglia e volete prendercene un pacchetto come “ringraziamento” per i consigli ne saremmo moooolto  contenti!  )

 

Proseguiamo il nostro giro (ma quante ore dura il giorno in Andalusia?????? ) e andiamo a visitare il Palacio de Lebrija, paghiamo 8 euro perché vogliamo vistare entrambi i piani del palazzo. Al piano terra ci sono parecchie sale pieni di reperti archeologici, e tutte le sale come pavimento hanno i magnifici mosaici romani originali trovati a Italica, la città romana che si trova poco distante da Siviglia, città natale dell’imperatore ImageTraiano. La Contesa de Lebrija era infatti una studiosa di archeologia, vera appassionata, ed ha portato i mosaici in quel palazzo per permettere (a quanto dicono, ma pare ci credano) che venissero tutelati e salvaguardati , visto che Italica era lasciata in abbandono.

I mosaici sono molto belli, soprattutto quello del patio centrale (che, quando viene steso il rosso telone per il sole sopra il patio, assume un colore rosso che lo fa diventare ancor più particolare) … la visita al piano superiore è una visita guidata, la ragazza ci spiega parecchie cose, tra cui il perché di una “sala turca”, e la storia  del servizio di piatti fantastico che c’è nella sala da pranzo e che viene tutt’oggi usato dalla famiglia padrona del palazzo che viene a passare le Feste Natalizie qui ogni anno. Il palazzo è bello, la visita vale solo per ammirare i mosaici romani, ma alla fine non è poi una visita che “segna il cuore”.

Andiamo, finalmente, a riposare un pochino in hotel. Quando riusciamo decidiamo di andare a passare la serata a Triana, i quartiere dall’altro lato del fiume, famoso per le botteghe dei ceramisti e per la bella vista che si ha dal lungofiume sui monumenti di Siviglia… facciamo un bel po’ di foto di rito mentre facciamo la passeggiata dal Puente de San Telmo sino al Puente de Isabel II … possibile che non siamo mai stanchi???

ImagePoi decidiamo di andare a mangiare… ma questa sera vogliamo sentirci “più spagnoli” e decidiamo di tapear cioè di non fermarci a mangiare in un solo locale, ma di cambiare posto nella stessa sera.

Così, grazie ai miei fidi appunti pre-viaggio, ci dirigiamo a Casa Cuesta … che ci aveva consigliato anche il nostro “cocchiere” la sera prima… mangiamo bene, ovviamente seduti alla barra  (cioè al bancone) non al tavolo come fanno i veri turisti … così si spende pure meno… mangiamo tra l’altro un ottimo salmorejo , il cameriere poi è simpatico, perciò noi gli facciamo un sacco di domande e lui ci spiega parecchi piatti. Poi, dopo aver gironzolato un po’ per far “andar giù” la prima parte di cena, ci fermiamo al Las Columnas… qui l’ambiente è meno da taverna classica, e un po’ più moderno… ma è pieno soprattutto di gente del posto, e questo è un ottimo segno! Mangiamo benissimo pure qui, con prezzi basi e porzioni enormi! La tapas di solomillo che ci hanno portato, qui in Italia sarebbe considerata una super porzione! Anche stasera siamo molto soddisfatti della nostra cena… ops dellE nostrE cenE !  Facciamo ancora due passi per il quartiere cercando un locale chiamato “Casa de Anselma” di cui avevo letto molto bene in internet per la sua atmosfera e per il fatto che ci vanno a ballare flamenco le persone del posto, ma purtroppo lo troviamo chiuso. D’altronde è Agosto, e in Andalusia Agosto è considerato bassa stagione. A questo punto ci incamminiamo verso l’albergo… la stanchezza si inizia a sentire di colpo come un macigno!

 

La mattina seguente finalmente andiamo a visitare la Cattedrale e saliamo sulla Giralda: la cattedrale è molto bella, imponente, con un retablo veramente ricco, molto ricco… troppo ricco! Da Genovese però la cosa che mi colpisce di più è la (presunta) Tomba di Cristoforo Colombo… gli porgo gli omaggi da concittadina e gli dico che la sua casetta a Genova è sempre in piedi   Saliamo poi sulla Giralda… sentendomi tanto nel libro di Dan Brown… e facciamo le duemila foto di rito al panorama. Anche dall’alto Siviglia risulta essere proprio una bella città.

Usciti dal monumento principale della città …. Dopo aver rimirato un negozio di scarpe per bambine….Imageci dirigiamo in calle Sierpes e in calle Tetuan, due tra le strade dello shopping e del passeggio, e continuiamo in direzione Plaza de la Gavidia e arriviamo in Plaza San Lorenzo… piazza poco turistica, piena di bambini che giocano… un vero angolo cittadino, rallegrato anche dai colori brillanti del Templo di Nuestro Padre Jesus del gran Poder… entriamo nella chiesa per ammirare la famosa statua del Gran poder, scolpita nel 1620, venerata dai sivigliani soprattutto in occasione del Venerdì Santo… questa statua, insieme a quella della Macarena vista ieri, vengono infatti portate in processione e seguite da miriadi di fedeli.

La statua è molto bella, e la si può osservare da vicino grazie ad un passaggio laterale che fa passare dietro l’altare, in modo da non disturbare i fedeli in preghiera.

A questo punto ci dirigiamo verso l’Alameda de Hercules… che la nostra guida decanta come un ritrovato luogo Imagedel passeggio ricco di bar all’aperto (ritrovato perché in passato questa era diventata la zona delle “signorine” )… purtroppo è tutta completamente buttata all’alria a causa degli scavi per la metropolitana e il rifacimento della pavimentazione, così dopo aver fotografato le due colonne poste all’inizio dell’Alameda (che risulta essere pure corta!)  decidiamo di andare a vedere i famosi ponti moderni sul fiume Guadalquivir. Andiamo così sul Puente de la Barqueta … che vibra tantissimo al passaggio delle auto e dei bus! (foto a lato)

E vediamo (ma non ci andiamo sopra visto che i piedi iniziano a farsi sentire) il Puente del Alamillo.

Entrambi i ponti sono stati fatti da Calatrava in occasione dell'Expò del '92. Collegano  infatti la parte "vecchia" di Siviglia alla parte della cartuja, dove c'era lExpò e dove ora c'è la Isla magica, parco di divertimenti.

 

Torniamo indietro verso il centro percorrendo  Calle san Vicente e ci riposiamo per un po’ nella piazza davanti al Museo di Belle Arti. E’ dura sapere di avere tante opere d’arte ad un passo e non avere il tempo di vederle…

Si fa l’ora di pranzo e troviamo per caso (vedendo molti impiegati e che andavano lì) La Alacena de San Eloy , in calle San Eloy appunto (è tra il museo di belle arti e calle Reyes Catolicos). E’ un posto “moderno”, non una delle bodege in cui andiamo normalmente in questi giorni, ma mangiamo veramente bene e con spesa normale.

Facciamo un giro nel Corte Igles di calle Reyes Catolicos, e ci dirigiamo alla Plaza de Toros

ImageImage... le visite sono solo guidate ... ovviamente quando entriamo siamo molto felici di vedere finalmente una plaza de toros dal vivo! ..ma... sinceramente... secondo noi la visita che fanno fare non merita: ti fanno entrare sugli spalti per 5 minuti in cui la guida ti spiega la storia dell'arena, e poi ti fanno visitare il museo taurino... carino, interessante, si capisce la storia della corrida, si vedono gli abiti dei toreri ... ma in tutto la visita dura una ventina di minuti e...NON ti fanno nemmeno scendere nella plaza de toros! non danno quasi il tempo di fare foto ...  se uno decide di entrare deve farlo pensando che è solo per vedere l'interno di una "classica" plaza de toros. non deve aspettarsi di "godersela" un po' .

(noi poi siamo andati a ronda... e lì, come racconterò, la plaza de toros te la "vivi" di più... a mio avviso però  sono da visitare entrambe, così da poter notare meglio le enormi differenze soprattutto architettoniche tra una e l'altra)

 

Imagedalla plaza de toros continuiamo sul lungofiume e attraversiamo il puente de isabel II, e andiamo a farci due passi a triana di giorno, così da poter fare delle foto dal lungofiume (calle betis) non in notturna. riattraversiamo il fiume sul puente de san telmo e ci dirigiamo a reales ataranzanas (ingresso gratuito)

 

Image

 

che sono a fianco de l' Hospital de la Caridad

andiamo un po' in albergo per rilassarci e prepararci per la serata... stasera abbiamo prenotato lo spettacolo di flamenco alle 9 , quindi ceneremo a orari "meno spagnoli" ma "alla spagnola" cioè di nuovo tapeando.. qs volta però nel barrio de santa cruz..

prima tappa bodega santa cruz-las columnas... spartanissimo, molto "verace" e perciò ci piace un sacco...

poi da alvaro peregil - lo goleta .... mitico! sia alvaro che il suo cibo ..ed il suo bagno!!! rideresolo michele ha avuto il coraggio di entrarci... io (ed altri italiani lì) non ho avuto qs temerarietà... poteva essere benissimo una "passaporta" di harry potter! ridere

mitica anche la fortissima manzanilla di alvaro... ma si doveva provare almeno una volta!

poi dalla cervedceria la giralda.. tanto decantata da tutti, ma a noi è il posto che ci ha deluso di più... è "fredda" e troppo da turisti.. ed infine... un altro giro al las teresas per riprendere il solomillo al whiskey!

così alle 20.20 andiamo a pancia piena a la casa de la memoria, dove ci mettiamo in coda per entrare nel bel patio in cui si svolgerà lo spettacolo...

www.casadelamemoria.es è un centro culturale, è ovvio, lo spettacolo di flamenco è un po’ turistico ..ma almeno è veritiero, nel senso rispetta davvero la tradizione... non è in un locale in cui offrono cena o bevute. è appunto in un centro culturale, ed ha un prezzo umano 13 euro a testa. tutte le sere c'è spettacolo diverso.. ci sono un chitarrista, un cantante e una coppia di ballerini ...le parti ballate sono molto belle e coinvolgenti, le parti di solo canto... un po' meno

qui trovate il video illegale che ho fatto http://www.youtube.com/watch?v=ce_jRcZ96xc

alla fine dello spettacolo facciamo ancora 4 passi in giro... salutando siviglia.. è infatti l'ultima sera che passeremo qui... domani si parte .. si va ....verso l'oceano!

 

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