Vi
pare che io (Valentina) , con la mia passione per gli inglesi, possa andare in
Andalusia e non visitare…GIBILTERRA ?!?
Cliccate QUI per vedere le nostre
FOTOGRAFIE
|
Il nostro video |
Siti interessanti sul
turismo a Gibilterra: http://www.gibraltar.gov.uk/hol/index.asp
http://www.gibraltar.gi/tourism/ foto dei
tunnels della 2°guerra mondiale |
Innanzitutto
una “piccola” precisazione geografica: Gibilterra NON separa il Mediterraneo
dall'Atlantico!
Tutto il mare che si vede a Gibilterra è Mediterraneo!!!
E'
Tarifa (Andalusia- Spagna), l'estremo dell'Europa, il posto dove si incontrano
il mare e l'oceano.
Se non ci credete guardate la cartina qui
sotto e poi andate a leggervi anche la pagina su
Tarifa
Un po’ di storia … per capire
perché c’è quaggiù nel Mediterraneo questo piccolo pezzo di Regno Unito
Nel 711
a.C. Tariq ibn Ziyad, il governatore islamico di Tangeri, giunse a Gibilterra e
ne fece una base dalla quale partì per invadere la Penisola Iberica. Da allora
la Rocca porta il suo nome: Jebel Tariq (جبل
طارق) che significa "Monte di Tariq".
Precedentemente si chiamava Calpe, una delle Colonne d'Ercole (l’altra era Mons
Abyla, punta africana dello stretto). Oggi, Gibilterra è conosciuta
colloquialmente come 'Gib' o 'la Rocca'.
I
castigliani liberarono la Rocca dagli arabi nel 1462.
Nel 1704, durante la guerra di
successione spagnola, la rocca di Gibilterra fu assediata e conquistata da una
flotta di provenienza anglo-olandese. guidata da Sir George Rooke. Il
territorio venne ceduto alla Gran Bretagna dalla Spagna nel Trattato di Utrecht
del 1713, come parte degli accordi a seguito della Guerra di successione
spagnola. In quel trattato, la Spagna cedeva alla Gran Bretagna "la piena
e intera proprietà della città e del castello di Gibilterra, unitamente al
porto, alle mura, e ai forti circostanti... per sempre, senza eccezioni o
impedimenti di sorta".
Ciò nonostante, il trattato
stipulava che nessun commercio terrestre si sarebbe svolto tra Gibilterra e la
Spagna, ad eccezione delle forniture di emergenza in caso Gibilterra non avesse
potuto rifornirsi per mare.
Un'altra
condizione della cessione era che "nessun permesso doveva essere dato ai
Giudei o ai Mori, di risiedere o avere dimora nella detta città di
Gibilterra". Se la Gran Bretagna avesse deciso di rinunciare a Gibilterra,
alla Spagna era garantito la sovranità.
In un referendum del 1967, i cittadini di Gibilterra
ignorarono le pressioni spagnole e votarono in modo schiacciante per rimanere
una dipendenza britannica. Ciò venne enfatizzato nel novembre 2002
quando oltre il 98% dei votanti rigettò la proposta di condivisione della
sovranità tra Regno Unito e Spagna. Date le cose, le forze militari di
Gibilterra sono l'Esercito Britannico, la Marina Reale e la Royal Air Force; la
difesa è responsabilità del Regno Unito.
Ancora nel 2003, la Spagna continua la sua politica di bloccare la
sovranità di Gibilterra, perché questo viola il Tratto di Utrecht di 1713. La
Spagna descrive la gente di Gibilterra come gli 'attuali abitanti' o
'transienti', sulla base del fatto che gli originali abitanti spagnoli furono
espulsi quando i britannici assediarono Gibilterra. Questo nonostante il fatto
che molti possano far risalire la presenza della loro famiglia a centinaia di
anni. La Spagna ha una politica di non-riconoscimento del Governo di Gibilterra
come 'autorità competente', rifiutandosi quindi di riconoscere le corti di
Gibilterra, i dipartimenti di polizia e gli organi di governo, le patenti di
guida e i documenti di identità. Vieta i servizi di traghetto e i voli aerei
tra Gibilterra e Spagna, e gli automobilisti che attraversano la frontiera sono
soggetti a lunghi ritardi. Inoltre cerca di prevenire Gibilterra dal
partecipare a eventi sportivi e culturali internazionali, in quanto vuole
creare l'impressione che Gibilterra sia una 'semplice colonia' senza una identità
separata da quella del Regno Unito.
Ancora oggi si trovano evidenti molte tracce di una comunità genovese che si
insediò a Gibilterra nel XVI secolo e che ancora nel 1700 componeva un
terzo della popolazione. Secondo il locale archivio storico, nel 1725, su una
popolazione complessiva di 1.113 anime risultavano esserci 414 genovesi, 400
spagnoli, 137 ebrei della diaspora, 113 britannici e 49 tra portoghesi,
olandesi e arabi. La fiducia riposta
dagli inglesi in questa comunità è testimoniata dalla costituzione della
"Guardia Genovese", un corpo di armati che svolgeva parte dei compiti
di difesa della colonia.
Leggete QUI maggiori
info.
…… visto?!? Magari ho radici laggiù… così si spiegherebbe la mia
“fissa” per gli inglesi
Gibilterra è l'unico angolo
d'Europa in cui vivono delle scimmie allo stato brado….
…
la Rocca è infatti abitata dai noti macachi Barbary della colonia di
Gibilterra (barbary apes), l'unico primate che in Europa vive libero. Si
incontrano ovunque! Aspettano già all’arrivo della cabinovia! Infatti non sono
per nulla intimorite dall'uomo … anzi! Scippano i passanti, saltano sulle
automobili o sostano indifferenti sui bordi delle strade. Capita anche di
assistere a veri furti ...
biscotti, patatine, noccioline, ma capita anche che nel bottino finiscano
macchine fotografiche e oggetti personali. Mentre si sale con la cabinovia
infatti si viene avvisati di NON portare nessun sacchetto di plastica in mano…
…le scimmie lo associano al
cibo e … ve lo rubano!
Inoltre, se si sentono
minacciate o se vengono infastidite, possono mordere… come avvisa il cartello
qui a sinistra.
Si dice che quando le
scimmie scompariranno da Gibilterra, se ne andranno anche gli inglesi perché
Gibilterra cesserà di essere un loro possedimento.
Noi
siamo arrivati a La Linea (ultima cittadina spagnola prima del confine)
e abbiamo lasciato l’auto nei parcheggi blu a pagamento che si trovano davanti
al confine … come avvisava la nostra guida infatti la coda di auto che cercava
di entrare nel territorio di Gibilterra era molto, molto lunga. Per 4 ore e
mezzo di parcheggio abbiamo pagato 5 euro scarsi.
Passiamo
così il confine a piedi, con carta d’identità in mano (che viene totalmente
ignorata dai poliziotti!) , e saliamo subito su uno dei bus a due piani
che portano in centro (al prezzo di 1.20 euro)
attraversando la pista di atterraggio dell’aeroporto!!!! Sì, chiunque…
pedoni , auto, bus …. per raggiungere
Gibilterra città deve attraversare la pista!
Prima
di arrivare al capolinea del bus (dove scenderemo noi, in quanto è la fermata
più comoda per la telecabina) attraversiamo una parte nuova della città.. e
devo dire che non è una bellezza… gran traffico e tanti edifici (soprattutto
hotel) in costruzione.
Scendiamo
dal bus, e in un minuto siamo nella via principale…Main Street, appunto.
Ci si trova catapultati in una cittadina inglese, con tanto di cabine
telefoniche e di cassette delle lettere rosse. Anche le indicazioni per i
percorsi per raggiungere i monumenti sono uguali a quelle di Londra…avete
presente le frecce marroni che sono disseminate in Piccadilly? Uguali! I nomi
delle strade sono tutti inglesi e… genovesi
… tipo Ansaldo street
Noi
ci dirigiamo subito alla telecabina, vogliamo sfidare il “pericolo scimmie” e
salire sulla rocca! Non si può a nostro avviso andare a Gibilterra e non salire
sulla rocca! Che ci si va a fare sennò???
Facciamo
solo una piccola deviazione per vedere il Cimitero di Trafalgar… avevamo
visto il luogo della battaglia pochi giorni prima, quindi ci sembrava doveroso.
Saliamo sulla telecabina (prezzo molto alto a nostro avviso… 13 euro a
testa a/r) e dopo pochi minuti, nei quali ci siamo goduti lo splendido
panorama, ci ritroviamo in cima alla rocca. Ancor prima di scendere vediamo le scimmie
che ci aspettano proprio all’uscita! Dopo i primi minuti di terrore nei quali andavamo rasente
i muri (visto che le scimmie si calano anche dai piani superiori e te le trovi
davanti all’improvviso) ci “abituiamo” alla loro presenza (anche se in realtà
siamo noi a casa loro ) e andiamo sulla terrazza
panoramica. La vista è splendida, ma… un occhio noi lo teniamo sempre sulle
scimmie … ed infatti dopo poco assistiamo allo scippo della borsa di plastica
di un turista! Le scimmie hanno colpito ancora!
Dopo
le foto di rito scendiamo sino alla stazione intermedia della telecabina, e da
lì percorriamo a piedi 2.5 km per raggiungere i Tunnel del Grande Assedio
(Great Siege Tunnels) … solo che i “cari” gibilterrini non fanno pagare il
biglietto solo per quelli , ma ti costringono a prendere il biglietto
cumulativo per i tunnels, la grotta di st. michael’s e altre cose… che noi però
non avevamo il tempo di fare, e quindi spendere 15 euro a testa per 10 minuti
di visita (tanto ha detto che dura il tipo della biglietteria) ci sembrava
proprio un sacrilegio.
Arrabbiati, soprattutto per
aver camminato per niente sotto il sole,
scendiamo e decidiamo di chiedere quanto costano i Tunnels della Seconda Guerra Mondiale che sono stati
aperti al pubblico solo nel 2005. Il gentile signore a cui chiediamo (con avi
genovesi) ci spiega che il percorso nelle viscere della rocca viene compiuto
con una guida e dura 40 minuti al
costo di 10 euro a testa, così decidiamo di entrare. Abbiamo così fortuna che
il gruppo siamo… io e Michele!
La
guida (un ex marines inglese dalla pronuncia per me incomprensibile, tant’è che
Michele ha dovuto tradurmi molte spiegazioni) è stata bravissima, molto
esauriente e simpatica. E’ stato interessante vedere dove hanno vissuto per 3
anni e mezzo 600 persone, come si erano organizzate e cercare di capire le loro
difficoltà. Usciamo dopo i previsti 40 min veramente soddisfatti !
Torniamo
in città, e facciamo ancora due passi per le strade pedonali del centro, e poi
ci fermiamo a pranzo… ovviamente un pranzo in stile inglese, con dei begli
hamburger! (un po’ cari a causa del cambio a noi sfavorevole)
Il
nostro tempo in terra inglese è finito… prendiamo il bus numero 9 che ferma
subito fuori le mura di casemates square e che ci porta (prezzo 0.60 euro a
testa) sino al confine.
Ripresa
l’auto continuiamo la nostra avventura Andalusa… Ronda ci aspetta.
tappa precedente tour andalusia
tappa successiva tour andalusia