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Raggiunta CORDOBA parcheggiamo in paseo de la victoria, nel parking sotterraneo
che costa pochissimo: 9.50 al giorno. il parking è anche "dal lato giusto"
della città, infatti noi abbiamo l'hotel esattamente davanti al campanile
della Mezquita, quindi non lontano. la cosa bella è che lì non è come in italia,
che se hai l'hotel esattamente davanti al principale monumento della città il
prezzo della camera va alle stelle a priori... lì abbiamo speso, come al
solito poco, 36 euro la prima notte e 42 la seconda! posata la roba in hotel, usciamo e mangiamo
subito un panino lì vicino all'hotel ... sotto dei begli ombrelloni, al
"fresco " e poi iniziamo a girare per la Juderia, l'antico
quartiere ebreo... è pittoresco, e in molti scorci sembra di passeggiare in
una strada di una città coloniale messicana ci dirigiamo alla sinagoga, ma manca una mezz'oretta
all'apertura, così ci infiliamo nella Casa Andalusì... tipica casa
andalusa ... carina, ma niente di speciale. poi ci ristoriamo in un patio con
negozietti e teli che riparano dal sole e alla fine entriamo a visitare ...
la sinagoga. a questo punto decidiamo di andare a vistare la
Mezquita... la famosa Mezquita... intanto domani che sarà domenica non
ci sarebbe comunque l'ingresso gratuito dalle 8 alle 10, quindi preferiamo visitarla
oggi con calma... che dire? è affascinante! soprattutto la parte
di moschea ancora intatta! con le sue 700 colonne con archi bianchi e
rossi... è strano poi vedere "in mezzo" la cattedrale cristiana...
la visitiamo con calma, facendo come al solito molte foto.. ma non
impieghiamo più di un ora, massimo un ora e mezza... non certo la mezza
giornata che dice la lonely planet!! dopo la Mezquita ci dirigiamo al ponte
romano..che è in ristrutturazione quindi non possiamo attraversarlo, e
poi andiamo verso i mulini nel fiume... ma a causa della vegetazione troppo
rigogliosa ne vediamo uno solo, che non è altro che un rudere o poco più. il caldo si fa sentire, anche se non è
fastidioso, così decidiamo di ributtarci nei vicoli della Juderia.. dove siamo
"braccati" da un vecchietto che ci dice se vogliamo vedere i più
antichi bagni arabi di spagna... facciamo finta di credergli e visto
che si paga solo 1 euro lo facciamo contento... i bagni sono carini... si fa sera... prendiamo la prima e UNICA
fregatura per cena perchè ci facciamo abbindolare da un ristorantino così
bello... ma col cibo oRRRendo e caro e con un cameriere antipaticissimo...
consiglio: NON ANDATE A MANGIARE A EL PATIO ANDALUZ di calle velasquez
bosco a cordoba!!! L’indomani mattina andiamo subito all’Alcázar
de los Reyes Cristianos … vogliamo goderci i giardini senza troppa folla,
quindi arriviamo lì all’apertura: l’alcazar è un bell’edificio eretto nel
1327 da Alfonso XI. Fu abitato per circa 8 anni dai Re Cattolici che
giungevano a Cordoba. Nel corso della storia il palazzo venne utilizzato per
diversi scopi: fu infatti sede dell’Inquisizione dal 1400 al 1821, poi
prigione, fino a diventare museo. I suoi giardini sono bellissimi, ricchi di terrazze
fiorite, fontane, getti d’acqua e cipressi dalla forma cilindrica, ma sono
interessanti anche le sale in cui sono custoditi gli splendidi mosaici e il
sarcofago romani. La fortezza è cinta da quattro torri, e davanti
all’ingresso c’è un bello spiazzo con panchine … utile per riprendersi dalla
fatica della visita. Dopo la visita “dovuta” all’Alcazar decidiamo
di andare a cercare la Cordoba dei cordobesi, o comunque di togliersi dal
“ghetto da turisti” … prendiamo perciò una piccola guida con tanti itinerari
che ci aveva spedito l’ufficio del turismo di Cordoba e decidiamo di seguirne
uno che porta un po’ fuori dal centro turistico. L’itinerario parte da Plaza
del Podro, turistica perché decantata da Cervantes nel Don Quichotte, e
sale in direzione del tempio romano, e poi sale ancora portandoci alla scoperta della parte di Cordoba che più ci è rimasta nel
cuore: quella che va dal Convento di Santa Marta , alla Chiesa di
Santa Marina (con davanti la statua del famoso torero Manolete),
sino alla cuesta dei Bailio che porta alla Piazza dei Capuchinos.
Soprattutto quest’ultima parte è davvero bella. Poi torniamo indietro percorrendo l’Avenida
del Gran Capitan, strada del passeggio dei cordobesi e arriviamo in
quella che è la piazza principale della città: Plaza de las Tendillas,
con le sue belle fontane fresche e i suoi palazzi. Finalmente siamo in mezzo
ai cordobesi! C’è anche qualche turista… attratto dal fatto che in questa
piazza la lonely parla di un orologio che suona il flamenco.. ma giuro..è una
vera delusione! Fa giusto una strimpellata di chitarra e solo allo scoccare
delle ore. Torniamo a questo punto in hotel per… metterci
il costume da bagno… alle 14 infatti andremo (finalmente!!) nei bagni arabi
!!! Il bagno arabo di Cordoba… da solo vale il viaggio in Andalusia! Si passa un’ora e mezza
letteralmente in paradiso! Lo consiglio a tutti, anche solo per
entrare in quelle sale splendide e godere della pace che vi regna… si parla
sottovoce, c’è musica araba in sottofondo, e le stanze delle vasche calde
(calidarium) sono illuminate da lumini… il massaggio dura 15min… e poi di
nuovo a mollo, senza fretta, nessuno ti dice quando uscire… davvero..un
paradiso! Avendolo fatto alle 14
noi abbiamo anche la fortuna di avere il sole che entra dalle fessure a forma
di stella che ci sono nella volta… così veniamo letteralmente baciati dai
raggi… Ne usciamo veramente
estasiati (si è capito? )
e andiamo a mangiare qualcosa non lontano, in una bodega adocchiata la sera
prima … al LOS PALCOS , è nella stessa strada dei bagni arabi (cardenal gonzalez, 45), ha l’aspetto di una bodega semplice, con
all’ingresso il grande bancone con esposte alcune tapas “nel vetro” e delle
botti che si usano come tavolini (ha anche un bel patio che non
si vede dall’ingresso). Qui ho mangiato le albondingas (polpette) più buone
della mia vita: le albondiingas de la abuela! (vedi pag dei consigli) … e che diverranno uno dei piatti preferiti
in vacanza. (per la pagina della cucina Andalusa guardate QUI) . Con la pancia piena e lo
spirito ritemprato dal bagno arabo torniamo verso l’hotel, ma ci viene in
mente un posto visto ieri pomeriggio e che in questo momento ci viene
veramente bene per concludere il nostro pomeriggio “arabo”: la Teteria
araba Al Khayma in C/ Cespedes
11, praticamente accanto al nostro
hotel. Così andiamo lì e ci prendiamo due te alla menta e … ci abbandoniamo
sui meravigliosi divani arabi ! Usciti ancor più
felici di prima, andiamo velocemente a cambiarci in hotel per poi riuscire
per fare un giro alla ricerca di calle de las flores, la strada famosa perché si vede la torre della mezquita
contornata dai vasi di gerani attaccati ai muri delle case… ma sinceramente
rende più in foto che dal vivo, non è nulla di speciale. Poi andiamo a
cercare la calle del pañuelo, detta così perché è la strada più
stretta di Cordoba, larga appena come un
pañuelo= fazzoletto. Ma questa è… ancor più deludente di C. de las
Flores . Dopo aver girovagato
ancora per la città , andando poi a riposarci in plaza de las tendillas viene
l’ora di cena… questa volta optiamo per la Taberna Rafaé, che anche se è in
piena Juderia si rivela essere un’ottima scelta. Mangiamo molto bene,
gustandoci anche il nostro primo gazpacho e il nostro primo salmorejo (tipico
cordobese, buonissimo!) e spendiamo
solo 26 euro in due. Il giorno dopo si
parte… |
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