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NEW YORK CITY
20 Agosto 2008
Sono le 6 del mattino, ci prepariamo
velocemente per andare in aeroporto. Le valigie sono pronte, alle 6:45 ci
muoviamo. Sbrighiamo il check in e passiamo i controlli di sicurezza. Il volo
Air One per Milano Linate è in perfetto
orario, alle 10 siamo nel capoluogo meneghino. Alle 11:30 partiamo alla volta
di Londra con
21 Agosto
Il fuso orario e la voglia di visitare New
York hanno la meglio su tutto.
Alle 5 siamo già svegli, sistemiamo le
valigie e programmiamo la giornata, in attesa di andare a fare colazione alle
8:30. Facciamo colazione al Caffè Europa, che si trova proprio di fronte
l’hotel. Oggi prevediamo di comprare una macchina fotografica per i nostri
amici, di prendere confidenza con la metropolitana, fare l’abbonamento e
comprare
22 Agosto
Dopo aver fatto colazione da Benush, uno dei
tanti locali che sono nelle immediate vicinanze del’hotel, ci dirigiamo verso
J&R, uno dei migliori negozi di elettronica della città, che si sviluppa in
una palazzina lungo Park Row. Ne approfittiamo per comprare una nuova scheda di
memoria per la macchina fotografica, dato l’alto numero di foto che stiamo
facendo. Procediamo quindi a piedi verso la movimentata Chinatown, con i suoi
negozi e un bel via vai di gente. Arriviamo quindi a Mulberry street, il cuore
di Little Italy, ormai nella morsa di Chinatown. Ci fermiamo alla pasticceria
Ferrara per un caffè e ammiriamo le paste che non hanno niente da invidiare
alle nostre. Passiamo quindi davanti al ristorante “La mela” dove abbiamo
mangiato (benissimo) qualche anno fa. Riconosciamo, anche se un po’
invecchiato, il simpatico proprietario. Saliamo verso Nolita per arrivare da Prince
st a Soho. Il quartiere è decisamente piacevole e alla moda. Giunti all’altezza
dell’8th st, ne approfittiamo per fare un po’ di shopping, quindi facciamo
tappa da “Dean e De Luca”, qui c’è davvero di tutto, è una sorta di piccolo e
ricco mercato alimentare pieno di ghiottonerie. Compriamo una vaschetta di
ottimo sushi, un cinnammon roll e una specie di donut con cui pranzeremo.
Proseguiamo in direzione Tribeca, meno movimentata ed interessante di Soho, ci
limitiamo ad un breve giro a piedi della zona, quindi ritorniamo in hotel per
lasciare le buste con gli acquisti fatti. Dopo esserci riposati un po’ e
rinfrescati, usciamo di nuovo, direzione Greenwich village. Girare il quartiere
è molto piacevole, facciamo una sosta al Washington Sq park, vediamo l’arco
all’inizio di Fifth avenue, quindi andiamo a vedere il Jefferson Market
Courthouse. A piedi, lungo Greenwich avenue, andiamo al Meatpacking district,
dove ceniamo in un caratteristico locale, “Pastis”. La zona è ricca di locali,
c’è molta gente in giro. Ci fermiamo all’Apple store sulla nona, quindi ci
indirizziamo verso la metropolitana che ci porta a Columbus Circle.
Quest’ultimo è tutto illuminato, con le fontane zampillanti, c’è tanta gente
che si gode lo spettacolo. Ormai stanchi, rientriamo in hotel.
23 Agosto
Usciamo di buon’ora in direzione Union
square, dopo aver fatto colazione al Caffè Europa. E’ sabato, e come il lunedì,
mercoledì e venerdì si tiene il mercato ortofrutticolo. Sono le fattorie del
New England che espongono i loro prodotti. Tutti gli stands sono molto ordinati
e colorati. Vediamo tante specie e varietà di frutta e verdura a noi
sconosciute. Ne approfittiamo per comprare alcuni prodotti freschi. Nelle
immediate vicinanze, sulla Broadway, la strada è chiusa al traffico, e c’è una
gran quantità di gente che percorre il percorso correndo, in bicicletta, o in
vari altri modi. E’bello vedere che una città che si immagina sempre caotica,
riesce a crearsi questi momenti di sport e relax. Proseguiamo a piedi verso il
Flatiron building. L’edificio è molto bello, con la sua particolare forma ad
angolo, ci sono diversi turisti che ne approfittano per fare delle foto. Alle
nostre spalle si staglia il profilo inconfondibile dell’Empire State Building.
Proseguiamo in direzione Chelsea, lungo la 23° strada. Il quartiere è piuttosto
tranquillo e pieno di interessanti negozi. Vediamo uno dei famosi ristoranti
“Cipriani”, compriamo un hot dog da portare via da Chelsea Papaya, e facciamo
un giro in un negozio di specialità alimentari che ci lascia a bocca aperta per
la varietà e la qualità dei sui prodotti. Arrivati all’altezza della 9° avenue,
scendiamo verso il Chelsea Market situato in una struttura che già dall’esterno
si rivela particolare. Entriamo in un angusto portoncino, l’ambiente si presenta
come un vecchio capannone in restauro. E’ un ambiente molto affascinante, con
archi, grandi ventilatori al soffitto, vecchie condutture recuperate ed
utilizzate come elementi decorativi, tavoli, panchine. Qui ogni sera è
programmato un evento diverso. Ci sono tanti negozi di varie specialità. Ci
fermiamo a mangiare quello che avevamo comperato poco prima. Dopo aver mangiato
ci dirigiamo verso il famoso grande magazzino “Macy’s”. Oggi è sabato, e già
all’uscita della metropolitana, la zona brulica di gente, la zona è piena di
negozi. Entriamo e ci diamo un paio di ore per una visita in libertà. Facciamo
qualche acquisto, poi torniamo in hotel. Presa la prenotazione del teatro, ci
dirigiamo verso lo stesso, a pochi isolati, per ritirare al botteghino i biglietti
dello spettacolo “Il Re Leone”. C’è poca gente in fila e li ritiriamo subito.
Siamo quasi a Time square, la zona è incredibile! Si viene travolti dalla
gente, dalle luci, dal traffico. C’è un’energia pazzesca. Un po’ frastornati,
torniamo in hotel per un doccia veloce prima di andare a teatro. Dopo esserci
preparati, ci ridirigiamo verso Time square, e ne approfittiamo per un giretto
in zona. Poi , con una ventina di minuti di anticipo, siamo all’ingresso del
teatro. Saliamo, ci sono diversi stands con i gadgets dello spettacolo. Ci
accomodiamo. Inizia lo spettacolo. Tutto è molto suggestivo sin dall’inizio,
l’acustica è ottima,come la musica. Gli attori sono molto bravi. E’ un piacere
assistere a questo spettacolo. Al termine, ci dirigiamo al ristorante sulla 7°
strada che abbiamo prenotato per una cena a base di pesce (Sonya’s O’ Gray’s
saloon). Sul conto troviamo una bottiglia di vino che non abbiamo ordinato, e
lo facciamo notare. Abbiamo passato la mezzanotte, e stanchi, torniamo in
hotel.
24 Agosto (
Oggi è domenica, ed abbiamo prenotato la
partecipazione alla messa nella Chiesa dell’Abissynian church ad Harlem. Visto
che abbiamo in programma di andare a pranzo da Sylvia’s, per provare il famoso
“soul food”, facciamo una colazione leggera al self service del Caffé Europa )
. Alle 10 siamo già ad Harlem, alle 10:30 dobbiamo essere all’entrata della
Chiesa. Nonostante il così largo anticipo, la fila dei turisti che non hanno
prenotato è lunghissima, pensiamo che molti non riusciranno ad assistere alla
celebrazione. Anche il gruppo dei prenotati è abbastanza corposo. Man mano ci
fanno entrare e ci sistemiamo tra i banchi. Ci viene dato il benvenuto dalla
celebrante che ci invita ad alzarci in piedi. I locali ci stringono la mano
calorosamente dicendoci “welcome”! Il coro è composto da 40 elementi ben
diretti da colui che suona anche il piano. Poi c’è un asiatico che suona
l’organo, dai suoni suggestivi. I canti si alternano a piccole prediche, cui
segue il sermone dedicato alla fratellanza e all’amicizia che dura quasi
un’ora. Verso la fine della celebrazione abbiamo la fortuna di assistere al
battesimo di 5 membri di questa Chiesa. Ad uno alla volta vengono immersi nella
vasca aiutati da due persone. La celebrazione si chiude con un lungo e caloroso
applauso dei presenti verso le 13:10. Ci
affrettiamo a raggiungere il ristorante “Sylvia’s”. C’è già tanta gente che
aspetta, diamo il nostro nome, e ci dicono che ci vorranno circa 40 minuti. In
realtà l’attesa sarà molto più lunga, entreremo dopo più di un’ora e mezza.
Anche il servizio è un po’ lento, ma siamo accompagnati da una piacevolissima
musica dal vivo che strappa gli applausi dei presenti. Mentre pranziamo,
abbiamo la fortuna di vedere Sylvia, la proprietaria che avevamo visto nelle
foto appese ai muri che partecipa attivamente alle canzoni, e passa per ogni
tavolo per accettarsi che tutto vada bene. Usciti dal ristorante facciamo un
giro per Harlem fino ad arrivare alla metropolitana. Vorremmo visitare un museo, ma purtroppo chiudono tutti alle 17:30
e quindi cambiamo programma. Decidiamo di salire sull’Empire State Building.
Arrivati sotto l’edificio, l’ammiriamo in tutta la sua semplicità e bellezza.
Arrivati sulla 5° avenue entriamo. L’atrio è molto suggestivo, anche se
l’edificio è interessato da lavori di ristrutturazione. Avendo il New York City
Pass saltiamo la lunghissima fila per le biglietterie, e dopo i controlli di
sicurezza andiamo direttamente agli ascensori. Il primo ci porterà all’80°
piano, in poco più di un minuto. Qui prendiamo il secondo ascensore per
arrivare all’osservatorio situato all’86° piano. Il panorama che si staglia
davanti ai nostri occhi è superbo. E l’Empire lo domina. Da qui si nota la sua
altezza. Giriamo la terrazza a 360° e scattiamo una marea di foto. Sono le
19:30, il sole è già basso, tra poco tramonterà. Assistiamo al calar del sole e
all’accendersi delle luci dei grattacieli, fino al buio .Di notte New York ha
un fascino incredibile! Soddisfatti facciamo un po’ di fila per scendere,
saliamo lungo la 5°, e deviamo verso
25 Agosto
Stamattina, per la colazione, decidiamo di
provare un locale diverso, il Caffé Metro, che poi scopriremo essere una
catena, ci sono diversi punti vendita in giro per la città. C’è un’offerta
notevole per la colazione, ed è tutto molto buono, preparato al momento. Il personale è molto
gentile e accurato nelle preparazioni. Abbiamo intenzione di visitare il MoMA
che però apre alle 10:30, così ci incamminiamo verso la 5° strada per vedere
qualche negozio. Dopo aver visto lo splendido Plaza, attraversiamo verso
l’Apple store. Usiamo l’ascensore circolare di vetro per scendere, situato
all’interno di un grosso cubo di vetro, nel quale si staglia la mela, simbolo
della Apple. Dopo un giro veloce arriviamo da Fao Schwartz, negozio di
giocattoli situato proprio lì vicino. All’entrata c’è l’usciere vestito da
soldatino che srotola un tappeto rosso. Il negozio sta aprendo proprio adesso.
Entriamo e troviamo tutto il personale sui due lati che ci da il benvenuto con
un applauso. L’entrata in questo negozio non la dimenticheremo facilmente, un
benvenuto così caloroso non lo avevamo mai ricevuto. Proseguendo, facciamo un
salto da Tiffany, vediamo altre importanti griffe, italiane soprattutto ed
internazionali. Entriamo da Abercrombie & Fitch, un negozio che va per la
maggiore in questo periodo, infatti già c’è una piccola fila per entrare. Dopo
pochi minuti siamo all’interno, il locale è molto alla moda, le luci sono
basse, la musica alta, nell’aria si respira la fragranza del profumo omonimo
che si può acquistare. C’è tanta gente, compriamo qualcosa. Attraversiamo e
facciamo un giro al Disney store, come sempre molto carino. Ammiriamo da fuori
26 Agosto
Dopo aver fatto colazione al Caffé Metro,
ormai il nostro preferito, arriviamo su Madison avenue a piedi per prendere un
bus per arrivare al Metopolitan museum of art (il MET). L’ingresso è ampio e molto
bello. Prendiamo una cartina e cominciamo la nostra visita. Il museo è molto
grande e richiede molto tempo per una visita approfondita. Le sezioni che ci
piacciono di più sono quelle dedicate all’arte romana e greca e quella egizia,
con dei templi interamente ricostruiti, e poi la parte dedicata ai pittori
impressionisti .Alla fine saliamo sul roof garden, dove possiamo ammirare il
parco dall’alto con i grattacieli sullo sfondo. Molto suggestivo. Vorremmo
trascorrere il pomeriggio a Central Park. Torniamo con la metro a Columbus
Circle per prendere qualcosa da mangiare. Alla fine decidiamo per del sushi, al
sushi bar del Whole foods, un grandissimo e fornitissimo market. Mentre siamo
al banco a mangiare, riconosciamo alle nostre spalle il giornalista Giuliano
Ferrara che prende una vaschetta di sushi già pronta nell’adiacente
frigorifero. Dopo mangiato, riprendiamo la metro per salire alla 96° strada.
Scendiamo lungo il parco ammirando i suoi laghetti e la skyline di Manhattan.
Dopo una rinfrescata in hotel, decidiamo di salire sul Top of the rock, la
terrazza panoramica del Rockefeller Center. C’è pochissima gente, facciamo il
biglietto e subiti saliamo al 67 piano con l’ascensore, in circa 40 secondi. La
salita è suggestiva, col tetto che si illumina e si colora con le luci rosse e
blu situate lungo la salita. Usciti fuori la terrazza ci rendiamo subito conto
che da qui il panorama è superbo, più bello che dall’Empire. Davanti a noi
possiamo ammirare Central Park in tutta la sua grandezza e bellezza. Dall’altra
parte della terrazza abbiamo tutta Lower Manhattan, con l’Empire in primo
piano. Il sole cala, e il cielo si infuoca sempre di più. Il tramonto stasera è
indimenticabile! I grattacieli cominciano ad accendere le loro luci. New York
si veste di novo per la sera. E stasera si mette l’abito elegante. Non ci
stancheremo mai di guardare questo spettacolo. Poi scendiamo e ci rechiamo al
ristorante per la cena. Oggi è il compleanno del nostro amico che ci ospita
all’Oyster bar. La cena è perfetta, tutto è buonissimo. Alla fine chiedo alla
cameriera di mettere una candelina sul dolce, e ci accompagnano nel cantare
Happy Birthday al nostro amico, contento e anche un po’ imbarazzato. Per
fortuna c’è solo un altro tavolo ancora occupato. Stanchi, e felici per un’altra
bellissima giornata, decidiamo di andare a dormire.
27 Agosto
Usciamo con calma a fare colazione al Caffé
Metro, ormai siamo clienti, e ci salutano affettuosamente. Poi ci dirigiamo
verso il Guggenheim. Lo raggiungiamo con un bus preso sulla Madison, in
direzione nord. Il museo si trova anch’esso sulla quinta strada, fronte Central
park, zona upper east side, al museum mile. La struttura di Wright dall’esterno
è molto bella, e i lavori di ristrutturazione sono quasi terminati.
Dall’interno la forma a chiocciola si ammira in tutta la sua bellezza. Salendo
apprezziamo diverse belle opere di Van Gogh, Picasso, Manet. Nella parte
esterna della chiocciola c’è un’esposizione temporanea di Louise Bourgeois, e
poi c’è una piccola esposizione dedicata ad un autore moderno, Kandinky. Il
museo è piuttosto piccolo, si vede in meno di un’ora e dopo un giro nello store
usciamo.
28 Agosto
Avendo terminato le cose principali da fare e
da vedere, come avevamo previsto, questa giornata la vogliamo dedicare, almeno
in parte, ad una specie di gita fuori porta. Tra le varie possibilità scegliamo
Coney Island, una zona balneare a sud di Brooklyn, a circa un’ora di distanza,
raggiungibile con la metro. Dopo aver fatto colazione, uscendo dall’hotel, ci
rendiamo conto che c’è un’altra ripresa di qualcosa per strada. Ci
avviciniamo e riconosciamo il campione
di nuoto Michael Phelps. Probabilmente si tratta di uno spot pubblicitario.
Nella scena lui si scontra con un tizio elegante che parla al telefono. Ci sono
tanti curiosi che scattano foto, sorpresi come noi da questo inaspettato
incontro. Ci incamminiamo verso la stazione e prendiamo la metro D che termina
il suo cammino proprio a Coney Island. Il posto è discreto, un po’ da
recuperare, sono in corso diversi lavori per valorizzare la zona. C’è un bel
parco giochi e tanti ristorantini sul lungomare di legno. Percorriamo il
pontile di legno che ci porta sull’acqua, dove ci sono diversi pescatori che vedono
ripagata la loro pazienza con dei bei pesciolini. Torniamo sul lungomare,
passiamo davanti a graziosi negozi, e ci fermiamo su una panchina a guarda re
il mare per un po’. Tornando verso la stazione ci fermiamo a prendere un hot
dog da “Nathan’s”, dove si dice che si mangi il più buon hot dog di New York.
C’è tanta gente a fare la fila. Dobbiamo dire che il sapore di questo hot dog è
diverso dagli altri provati, ed è molto buono. Torniamo alla metro, e dopo
circa un’ora scendiamo in zona Rockefeller Center. Qui ne approfittiamo per
andare allo store della Nintendo, da Build-a-bear per creare degli orsacchiotti
per le nostre nipotine. Alla fine ripassiamo per Time square per un giro veloce
prima di rientrare in hotel a posare le buste con gli acquisti fatti. Dopo una
rinfrescata, scendiamo in direzione Seaport, è una zona pedonale molto molto
carina. Ci sono tantissimi ristorantini e negozi, il famoso Pier 17, con una
spettacolare vista sul ponte di Brooklyn e su quello di Manhattan. Dei grandi
velieri si stagliano dinanzi ai grattacieli che cominciano ad accendersi al
calar del sole, con il profilo inconfondibile dell’Empire alle loro spalle. In
cima al Pier 17 c’è una terrazza con delle sdraio di legno e restiamo ad
ammirare il panorama. Scegliamo uno dei tanti localini della zona per cenare,
il “Pacific grill”. Mangiamo pesce e un sandwich, e proviamo un dolcino. Prima
di rientrare in albergo, dato che è l’ultima sera, decidiamo di ripassare per
Time Square, il cuore pulsante di questa città. Come sempre le sue luci, i
mille pannelli pubblicitari e la marea di gente creano un’atmosfera
elettrizzante. Leggiamo sui display che oggi gli Yankees hanno vinto
29 Agosto
Oggi per la prima volta il cielo è
uniformemente grigio, ma abbiamo voglia di fare un ultimo giro in città.
Scendiamo lungo