Un’estate in Provenza
Quest’anno abbiamo deciso di
trascorrere le vacanze “vicino casa” (dopo un viaggio in Birmania fatto a
luglio) con la prospettiva di una vacanza all’insegna del massimo relax…nella
realtà abbiamo macinato ancora
Precisazioni: per quanto riguarda il cibo abbiamo sempre optato per “menù turistici”. La nostra scelta si è sempre rivelata buona, con portate abbondanti e di qualità, con un occhio di riguardo ai costi. Per i trasferimenti interni, non abbiamo utilizzato l’autostrada (tranne in casi eccezionali) ma le strade statali/comunali per meglio entrare nel clima provenzale, fermandoci anche in paesini non riportati come “turistici” sulle guide. Oltre ad esserci affidati alla guide turistiche (molto buona ci è sembrata quella di National Geographic) ed ai racconti di altri Tpc, tanto materiale ci è stato fornito dagli Uffici di Promozione Turistica locali dove abbiamo sempre trovato persone molto disponibili.
I costi esposti nel diario, per le cene si riferiscono a 2 persone, mentre per gli ingressi sono da intendersi per persona.
Domenica 12 agosto - Vaucluse
Partenza da Bergamo alle 5,30.
Visto che la nostra prima tappa sarà “l’alta Provenza” decidiamo di imboccare
l’autostrada in direzione Milano, poi Torino ed infine il Passo del Monginevro…
dove alle 7,30 ci sono solo 12°!! Abbandoniamo l’autostrada (scelta azzeccata
visto i pedaggi di quelle francesi), attraversiamo il Passo e subito siamo in
Francia, direzione Briancon, Tallard,
Gap ed infine arriviamo a Sisteron. Breve visita alla
bella cittadina (ingresso alla Rocca € 5,50), sosta per un panino, e di nuovo
in macchina. Passiamo per Apt, Cavaillon,
Roussillon, Isle Sur la Sorgue (dove è in corso un grande mercato di antiquariato),
Carpentras, e finalmente verso le 16.00, arriviamo al Mas de Bonnety (bed and breakfast € 90
la doppia, grande e molto bella), un bellissimo casale con 4 stanze, recentemente
ristrutturato, a Saint Pierre da Vassol (Vaucluse). Ci accoglie subito Federick,
il padrone di casa, accompagnato dal cane Vito. Depositiamo i bagagli e ci
concediamo un bagno ristoratore nella fredda piscina! Per la scelta del
ristorante della cena ci affidiamo ai consigli di Federick
e dell’amico Pascal (erano proprietari di un ristorante a Parigi): optiamo per il
ristorante “Le Close du Patre” a Caromb, scelta che si
rivelerà ottima (€
Lunedì 13 agosto
La giornata comincia piuttosto
tardi in Provenza, i ritmi sono molto lenti. La colazione non viene servita
prima delle 8,30, ma la nostra attesa é ampiamente premiata: abbondante
colazione a base di pane, torta, frullati, marmellate tutto rigorosamente preparato
dalle mani di Pascal e Federick, sul lungo tavolo nel
cortile, per tutti gli ospiti del Mas. Prima tappa della giornata è Bedoin, il paese limitrofo: è giorno di mercato, la folla è
tanta, i profumi di lavanda, salumi, dolci e spezie invadono l’aria. Verso
mezzogiorno lasciamo Bedoin e iniziamo il tour delle
“Dentelles” un percorso ad anello attorno a questo
gruppo di montagne tutte frastagliate ed al scenografico Mont Ventoux. Tocchiamo Malaucene, Le Crestet (bellissimo paesino che sfugge dalle rotte dei
turisti), Vaison
Martedì 14 agosto
Dopo colazione partiamo alla
volta di Orange. La cittadina è carina e molto animata. Visitiamo il teatro
romano (ingresso € 7,70 con audioguida fornita
gratuitamente – è possibile acquistare biglietti cumulativi per vari monumenti
a prezzi agevolati), ci spingiamo a piedi fino all’Arco di Trionfo (nulla di
particolare), visitiamo
Mercoledì 15 agosto - Camargue
Oggi lasciamo il Mas de Bonnety. Dopo colazione salutiamo Federick,
Pascal ed ovviamente Vito e ci incamminiamo alla volta di Avignone.
Parcheggiamo l’auto nel centrale parcheggio sotterraneo (i parcheggi sono
economici, rispetto a quelli italiani), e sbuchiamo proprio nella Place de l’Horloge del Palais des Papes
(c’è un altro parcheggio fuori città, è gratuito – si chiama Park des Italiens (…!!!) e servito da
una navetta). Qualche minuto di coda, peraltro scorrevole, ne approfittiamo per
ammirare l’attigua Cattedrale Notre Dame des Doms e la piazza con variopinti tavolini di bar e
ristoranti, paghiamo l’ingresso (€ 11,50 comprensivo del ticket per il Pont St.Benezet) ci vengono
fornite le audioguide e cominciamo la visita del
Palazzo, maestoso nella struttura ma spoglio negli arredi. Usciti dal Palazzo
girovaghiamo un po’ tra le strette vie di Avignone arrivando al Pont St.Benezet. Entriamo senza
fare la coda - grazie al biglietto cumulativo precedentemente acquistato – pure
qui ci viene fornita l’audioguida, e ci troviamo sul
Ponte che si interrompe nel bel mezzo del fiume Rodano. La prossima tappa è un
altro ponte, il famoso Pont du
Gard, antico acquedotto romano. Parcheggiamo l’auto
insieme a moltissime altre lungo la strada (il parcheggio costa € 5,
indipendentemente dalla durata della sosta) e dopo una breve camminata di 20
minuti in mezzo alla pineta giungiamo lungo il fiume e sotto il maestoso ponte.
Sarà perché è ferragosto, ma sembra di essere a Rimini dalla gente che c’è: chi
fa il bagno, chi prende il sole, i più audaci si lanciano in tuffi spericolati.
Noi ci fermiamo solo un’oretta, ma per godere appieno della bellezza del luogo
ci si dovrebbe dedicare almeno mezza giornata. Puntiamo quindi verso Les Saintes Maries
de la Mer in Camargue, l’angolo della Francia che
molto si avvicina al Far West, dove abbiamo prenotato il nostro secondo
B&B. Arriviamo al Domain St.Cecile verso le 18,00
(€ 90 la doppia): la padrona di casa è in paese ad assistere alla corrida camarguese – il tipico toro nero della zona, dalle corna
rivolte verso l’alto a differenza di quello spagnolo, non viene mai ucciso - ed
il padrone si sta preparando per l’apertura della caccia alle anatre!
Sistemiamo i bagagli nella caratteristica stanza, una rapida sosta in piscina,
e per cena siamo a Les Saintes
Maries de
Giovedì 16 agosto
Anche al Domain St.Cecile la colazione è servita dalle 8,30… ma ne vale la
pena…perché se tutte le colazione che abbiamo mangiato erano eccezionali questa
in quanto a varietà le batte tutte! Poi via di corsa a prendere il battello per
la risalita del Petit Rhone, il piccolo Rodano (€ 10
per 1 ½ di navigazione); vediamo cavalli, tori, fenicotteri. Ritornati a Les Saintes Maries
de
Riprendiamo il tour della Camargue fermandoci al Parco Ornitologico (€ 6,50): optiamo per il percorso breve, circa 1 ½ a piedi, dove di interessante ammiriamo solo una marea di fenicotteri rosa. E’ poi la volta delle saline, ed infine arriviamo ad Aigues Mortes, bellissimo paesino medioevale, dove ceniamo da Le XIII (€ 23)
Venerdi 17
agosto - Luberon
Lasciamo anche
Lasciamo Le Baux
per Apt, dove abbiamo prenotato presso il B&B Le Couvent (€ 79), un ex
convento restaurato. Laurent, il padrone di casa, ci
informa che in sostituzione della camera prenotata ci darà, allo stesso prezzo,
Sabato 18 agosto
E’ giorno di mercato oggi ad Apt e la cittadina sembra completamente diversa rispetto la
sera precedente (anche se la temperatura si è notevolmente abbassata!). Ci
perdiamo tra le bancarelle: acquistiamo tre grossi mazzi di “lavand”, riusciamo a trovare un cd di Dalidà
(…per ricordare i bei momenti al Mas de Bonnety),
qualche sapone, e poi ci incamminiamo alla scoperta di Roussillon.
Parcheggiata l’auto ci dirigiamo subito verso il Sentier
des Ocres (optiamo per la
passeggiata più lunga (circa un’oretta), l’ingresso costa solo € 2, e lo
spettacolo è magnifico): sembra di essere sulle Montagne Rocciose, enormi formazioni
color ocra si stagliano nel cielo che oggi sembra ancora più turchese del
solito. Con i piedi sporchi di terra rossa che non vuole saperne di andare via
(avevamo solo le infradito, ma forse meglio così, altrimenti povere scarpe!)
facciamo due passi in paese. Poi, ripresa l’auto andiamo verso Gordes (in tutti questi paesini per lasciare l’auto bisogna
pagare € 1 o € 2 per giornata), con la bella fontana e le caratteristiche
stradine. E’ poi la volta della tanto fotografata Abbaye
de Senanque: purtroppo questo non è il periodo di
fioritura della lavanda e nell’abbazia si può entrare solo con visite guidate
che sono esclusivamente in francese. A malincuore rinunciamo anche perché è
quasi l’ora di chiusura; l’atmosfera attorno l’abbazia è lo stesso molto
mistica. Ultima tappa della giornata è Fontaine de Vaucluse, caratteristico paesino chiuso tra le montagne, il
fiume che scorre, i mulini ad acqua, un luogo caro al poeta Petrarca (nel bel
parco c’è pure una casa-museo). Ceniamo da
Domenica 19 agosto
Oggi vogliamo vedere quanti più paesini possibile. Elemento comune a tutti è l’essere arroccati su una collinetta, il viale di enormi platini all’ingresso, uno chateaux sulla sommità, le strette stradine ed i tanti negozietti di brucante. Il primo è Lourmarin, poi nell’ordine Cucuron, Ansouis e Pertuis, Bonnieux (più grande rispetto agli altri, oggi c’è anche la festa del vino…ovviamente degustiamo e poi acquistiamo), Lacoste (paesino all’apparenza disabitato ma molto particolare dove ha sede una scuola di arte e design – per questo base di molti giovani e del laboratorio dello stilista …………. nonché luogo del castello del famigerato Marchese De Sade), Menerbes (con una festa di paese e mega torneo di bocce) ed infine ritorniamo per cena a Bonnieux, dove ceniamo da Les Terrasse (€ 38) sulla terrazza del quale godiamo un ottimo panorama ed un bellissimo tramonto.
Lunedì 20 agosto
- Verdon
Lasciamo Apt
e raggiungiamo
Martedì 21 agosto
Veniamo svegliati da un forte
acquazzone. Dopo colazione, che viene servita in casa mentre fino ad ora
abbiamo sempre avuto la fortuna di consumarla all’aperto, decidiamo di
proseguire nel nostro itinerario nonostante il tempo non sembra voglia mettersi
al bello. Raggiungiamo Moustiers Sainte
Marie, un fantastico paesino di montagna sopra il quale raggiungiamo per una
ripida camminata
Ci fermiamo per cena a Aiguines (€ 27)
Mercoledì 22 agosto – Var
Lasciamo il Verdon alla volta del Var, scendendo direttamente a Hyeres . Lasciata la macchina a circa 20 minuti a piedi dal porto (…i parcheggi e le strade sono tutti pieni) prendiamo il battello (€ 15,70 cad per 15 minuti!!) che ci porta all’Ile de Porquerolles. Nonostante nemmeno oggi il tempo sia bellissimo, fortunatamente non piove, l’isola è molto affollata, tanto che non riusciamo a trovare biciclette a noleggio. Decidiamo comunque di fare il giro dell’isola… a piedi, e vedendo i ripidi saliscendi presenti non ci pentiamo di non aver noleggiato le bici. Sosta finale per un bagno nel mare splendido di quest’isola… anche se pure qui l’acqua è davvero molto fredda!!
Tornati sulla terraferma, ci dirigiamo verso il nostro ultimo B&B, il Domain la Broquiere (€ 79), una vera e propria azienda vinicola e fattoria, tanto che il proprietario di casa ci informa che domani inizia la vendemmia e tutti sono molto euforici! Anche qui la stanza è molto carina, ma ci rammarichiamo di non aver prenotato la grande roulotte gitana in mezzo alle vigne…
Per cena ci fermiamo nel vicino paese di Pierrefeu du Var, dove da La Marjonnes mangiamo veramente bene, spendiamo veramente poco (€ 30) ed il gentilissimo oste ci offre perfino il vino!
Giovedì 23 agosto
Visto che il tempo è sempre
piuttosto freddo, anche se oggi c’è nuovamente un bel sole, decidiamo di
tornare a casa un giorno prima, non rinunciando però alle Calanques
di Cassis. Anche Cassis è
una cittadina molto carina, tipica di mare, con tanti negozi e ristoranti ma
più caratteristica di Hyeres. Prendiamo il battello
per il tour di 5 calanques (€ 14) della durata di 1 ½
ora: lo spettacolo della natura è affascinante, tanto che una volta tornati al
porto e ripresa la macchina ci spostiamo fino alla calanque
La Presqu’ile, dove parcheggiata l’auto e dopo una camminata di circa
¾ d’ora raggiungiamo
Purtroppo stavolta dobbiamo prendere la macchina, ma per tornare in Italia. Prendiamo l’autostrada a Cassis e in circa due ore siamo al confine… (Unico lato negativo i pedaggi delle autostrade francesi che oltre ad essere molto frequenti (dopo pochi km.si paga un pedaggio) sono anche piuttosto cari.